La stagione sta per terminare e come nella scorsa estate il futuro di Conte è quanto mai impronosticabile.
 

Il tecnico leccese era stato vicino all’addio lo scorso agosto al termine di una stagione travagliata ma comunque positiva, terminata però con la sconfitta in finale di Europa League. La società aveva preso in considerazione l’esonero per via di alcune dichiarazioni forti rilasciate dal mister nel corso di tutta la stagione, e lo stesso Conte meditava l’addio in caso non gli fossero state date certezze.

Il famigerato patto di Villa Bellini ha però sancito la continuazione del matrimonio tra Conte e l’Inter portando la squadra a vincere uno scudetto dopo undici anni di attesa.

Il futuro è, come detto, ancora una volta incerto. La società questa volta non prende minimamente in considerazione l'idea di dover salutare il proprio condottiero che in questa stagione non è stato in discussione nemmeno dopo la deludente e prematura eliminazione dalla Champions. 

La passata stagione l’indecisione di Conte ha fatto pendere verso la permanenza nonostante la mancanza di risorse da investire pesantemente sul mercato soprattutto per la profonda ambizione del tecnico di vincere anche con i nerazzurri. Inoltre, nonostante un’evidente crescita della squadra, a causa del carattere talvolta polemico di Conte unito ad una stagione comunque avara di successi, il nome dell’ex ct della Nazionale non sarebbe stato molto appetibile per i grandi club. Evenienza del tutto ribaltata nella stagione in corso. Conte ha confermato di essere un vincente in ogni contesto ed è stato capace di dimostrare che, nonostante una personalità molto ingombrante, è in grado di lavorare in situazioni ambientali complicate e di saper valorizzare al massimo la rosa a disposizione senza interventi sostanziosi sul mercato.

Antonio Conte, a questo punto, vorrebbe delle rassicurazioni sulla bontà del progetto che - per ammissione dell’allenatore stesso - si è arenato con l’insorgere della crisi economica dovuta al Covid-19. La sua volontà è quella di continuare all’Inter un percorso che in soli due anni ha fatto crollare il dominio juventino in Serie A, ma vorrebbe poter dare seguito a questo processo di crescita. 

Crescita che secondo l’allenatore, non potendo passare da grandi colpi di mercato, deve necessariamente passare dalla conferma di quelli che sono i giovani più forti in rosa, quei giocatori che sono già titolarissimi ma che hanno ampi margini di crescita. Lukaku, Lautaro, Hakimi, Barella e Bastoni, questi sono i calciatori che Conte non vorrebbe mai cedere e che ha fatto sapere a Marotta prima, e a Zhang poi, che per poter proseguire insieme devono far parte dell’Inter della prossima stagione. Tradotto nei termini del calciomercato, se va ceduto un big bisogna pescare tra Skriniar, De Vrij, Brozovic o Eriksen.

Conte per proseguire la strada vincente intrapresa avrebbe chiesto un esterno sinistro, un centrocampista con caratteristiche differenti da quelle in rosa (il preferito del mister è sempre Kantè), un difensore mancino e una punta di sicuro affidamento. Richieste che al momento risultano impossibili da accontentare motivo per cui Conte ha chiesto a Zhang di esporre pubblicamente le difficoltà societarie e in caso di un mercato privo di scosse ridimensionare gli obiettivi del club agli occhi dei tifosi in modo da sgravarlo dall’obbligo di ripetersi.

Una variabile che però gioca senza dubbio a favore della permanenza è il capitolo stipendio. Nonostante le trattative per il taglio di due mensilità a dirigenza, staff e giocatori guidate da Zhang il contratto dell’allenatore interista prevede per la prossima stagione un aumento di ingaggio. Se Conte decidesse di restare vedrebbe il suo stipendio passare dai 12 milioni netti attuali a ben 13 e mezzo. La crisi economica si fa sentire in ogni società e nonostante la dimensione da vincente assoluto raggiunta da Conte è difficile immaginare che un altro Club possa offrire lo stesso ingaggio.

 

Mercato e progetto, sono queste le parole chiavi per decidere il futuro di Conte, con un occhio al portafoglio.

 

Luca Mercuri

.


💬 Commenti