Matías Vecino, l’uomo del destino
Ai saluti anche l’uruguaiano protagonista del Rinascimento nerazzurro
Chissà come sarebbero andate le cose se quel 20 maggio 2018 Vecino non l’avesse presa ed in Champions League ci fosse andata la Lazio. Chissà se l’Inter sarebbe riuscita a tornare forte e soprattutto, vincente. Quel gol rimane nella memoria dei tifosi perché è valso il ritorno nella massima competizione europea per club dopo sei anni d’assenza e perché insieme al gol segnato al Tottenham nella notte del ritorno in Champions, è diventato un tormentone anche grazie all’appassionata telecronaca di Trevisani e Adani, che hanno esaltato la capacità dell’uruguayo di esaltarsi nelle partite importanti rendendolo uno dei principali esponenti della “garra charrúa“. 13 gol con i nostri colori per Vecino, molti dei quali pesanti come macigni. Oltre alle già citate prodezze impresse nella memoria di ogni interista ( il boato di San Siro al suo gol contro gli Spurs è secondo solo a quello per il gol di Maicon con il Barça) ”El mate” ha segnato anche in due derby di Milano: nel 2-3 del 2019 e nel 4-2 del febbraio 2020. Reti pesantissime prima che un brutto infortunio al ginocchio lo mettesse ai box per quasi tutta la stagione del diciannovesimo scudetto.
Nell’ultimo anno a Milano, Vecino ha faticato a trovare continuità di impiego, ma si è dimostrato come sempre un professionista impeccabile. Mai una polemica, mai una parola fuori posto da parte di uno degli eroi del Rinascimento nerazzurro. Lui stesso, i suoi compagni e tutti i tifosi interisti hanno sfruttato a dovere il trampolino dei gol pesanti e decisivi di Vecino per conquistare Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana negli ultimi due anni. Soddisfazioni meritate per un giocatore che ha senza dubbio onorato la maglia e ha saputo entrare nella storia di uno dei club più gloriosi del mondo. Si sono visti centrocampisti più forti e completi di Vecino, ma grazie alle sue caratteristiche da giocatore box to box e con i suoi inserimenti ha dimostrato di valere l’Inter anche per questa sua capacita di esaltarsi nelle grandi sfide, quando anche giocatori tecnicamente più dotati magari si smarrivano.
Per salutare l’Inter Matías ha scelto un post su Instagram: sobrio e sentimentale come lui, come si addice alla figura di un cavaliere protagonista di mille battaglie e che lascia ora posto ad altri guerrieri. Con garbo e rispetto, pronto per una nuova avventura dopo un periodo milanese in cui ha saputo entrare nella storia del club.
¡Mucha suerte Mate!