“Notti magicheeee, inseguendo un goooool”. L'Italia vive un sogno nella fase a gironi degli Europei, con una Nazionale che gioca un grande calcio e si sta confermando dopo le ottime qualificazioni: 3-0 alla Turchia e 3-0 alla Svizzera, a certificare lo strepitoso lavoro di Roberto Mancini, nell'attesa di un avversario dalla maggior forza e credibilità dagli ottavi in poi. Il Mancio ha fatto qualcosa di straordinario, dopo aver preso in carico una Nazionale reduce dalla mancata qualificazione ai Mondiali 2018 con (s)Ventura: ha svecchiato l'Italia, dato spazio ai giovani e dato un gioco arioso e offensivo. Un gioco che parte da uno strepitoso centrocampo e si espande verso l'intera rosa, allargando sulle ali o finalizzando con Immobile.

Manuel Locatelli è stato il grande protagonista ieri, con la doppietta, ma c'è anche un volto nerazzurro a prendersi la scena. Il suo nome è Nicolò Barella e, dopo una strepitosa annata con l'Inter, si sta ripetendo anche con l'Italia. Corsa, qualità, forse qualche inserimento in meno, ma comunque delle prestazioni di altissimo spessore e da centrocampista che può piazzarsi tranquillamente tra i migliori al mondo. Quando Barella è caduto a terra dopo un durissimo contrasto di Rodriguez, tutta l'Italia ha tremato: perdere un giocatore del suo calibro, magari dovendolo sostituire con Pessina o Castrovilli, è semplicemente impensabile.

Bare fondamentale, Bastoni ai margini. I primi segnali della scarsa fiducia riposta (inspiegabilmente) da Roberto Mancini verso il giovane centrale nerazzurro c'erano stati nelle qualificazioni: raramente Basto era stato convocato o aveva visto il campo. Ci si aspettava che la strepitosa annata del classe ‘99, sommata a un Chiellini non più giovanissimo e avvezzo a qualche infortunio di troppo, gli regalassero una maglia da titolare al fianco di Bonucci, invece nada. Bastoni ha passato in tribuna le amichevoli d’avvicinamento a Euro2020 e non ha mai visto il campo: in panchina contro la Turchia, in panchina contro la Svizzera. L'infortunio di Chiellini, mancino come lui, avrebbe potuto creargli un'opportunità, e invece Mancini non l'ha inserito, schierando Acerbi. Bastoni sarà il difensore del futuro della Nazionale, ma non lo è assolutamente nel presente: anche Toloi sembra, incredibilmente, davanti nelle gerarchie. 

Basto marginale, Barella fondamentale: sono i due volti dell'Inter nella Nazionale di Mancini, che è tornata a far sognare un intero paese…


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