Instagram Steven Zhang
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E alla fine arriva… Zhang . Ebbene sì, proprio lui. Non la Polly del noto film, ma Steven Zhang , presidente e plenipotenziario dell'Inter nonostante la sua giovanissima età (classe '91), che è tornato ufficialmente a Milano, a sei mesi e mezzo dalla sua ultima apparizione meneghina: il patron nerazzurro aveva vissuto il caos (mediatico) di Villa Bellini, ricomponendo l'ambiente in vista della nuova stagione, e poi si era fermato un paio di mesi prima di recarsi nuovamente in Cina proprio quando in Italia tornavano a rialzarsi i numeri della pandemia da COVID-19 . Nel mentre, all'Inter è successo di tutto: è uscita da quarta in Champions League, ha posto le basi per uno scudetto che è virtualmente in tasca, mentre fuori dal campo i problemi economici e i cinesi a Suning hanno imposto ritardi sugli stipendi e mercati a costo zero. Sei mesi e mezzo dopo la sua partenza, Zhang sià di fronte un'Inter diversa: matura, pronta ad essere vincente, grande. E varie domande sul tavolo da risolvere: analizziamole nel dettaglio. 

ZHANG E IL CAMPO: IL FACCIA A FACCIA CON CONTE, LO SCUDETTO E QUELLA SPERANZA - Scudetto . Una parola impensabile fino alla fine dell'anno scorso, e che invece l'Inter ha reso possibile con una lunghissima serie positiva e una serie di vittorie da grande squadra: i nerazzurri sono in apnea e con le energie contate da settimane, come si è visto nei tripli impegni di marzo e aprile, ma non hanno mai smesso di lottare e sono arrivati ​​a un più che rassicurante +11 a cinque giornate dal termine. Per vincere lo scudetto basteranno 4pti in cinque partite contro Crotone, Sampdoria, Roma, Juventus e Udinese: battendo Crotone e Samp, a prescindere dai risultati altrui, l'Inter sarebbe scudettata con tre turni d'anticipo. Se l'Atalanta non batterà il Sassuolo, invece, la vittoria col Crotone significherebbe già scudetto. Quindi, il primo pensiero del ritorno italiano di Steven Zhang potrebbe essere la festa-scudetto , fondamentale anche per il futuro. Come riportava anche Marco Bellinazzo, infatti, la vittoria del primo titolo "straniero" di una proprietà cinese potrebbe far cambiare idea al Governolocale sulle dimensioni a Suning. La speranza di Zhang, che anche per questo lavora al prestito-ponte e non più alla cessione di citazione (vedi sotto), è che si consenta alla proprietà dell'Inter di tornare a investire, abbandonando quella politica d'austerità sul calcio che Pechino sta imponendo a tutti i suoi imprenditori e ha portato ai ritardi nell'esportazione di capitali, agli stipendi non pagati e alla chiusura del Jiangsu Suning a pochi mesi dal primo titolo nazionale.

Dopo lo scudetto, o forse anche prima, sarà il momento dei rinnovi (Lautaro, Bastoni, de Vrij) e dei faccia a faccia. Antonio Conte non ha fatto mistero di voler restare all'Inter anche nel 2021-22 ed oltre, rinnovando il contratto, ma ha anche chiesto chiarezza: servirà un confronto sui programmi futuri, sulle possibilità di spesa ed investimento per un'Inter che deve tornare grande anche in Europa, e un chiarimento sulla prolungata assenza di Zhang jr. Un chiarimento che verrà effettuato con Conte e coi dirigenti (Marotta su tutti), in una sorta di Villa Bellini-bis, e che servirà a porre le basi per il futuro. Un futuro che passa anche e soprattutto dalle questioni extra-campo.

ZHANG E L'EXTRA-CAMPO: DAL FINANZIAMENTO-PONTE ALLO SPONSOR, TUTTE LE QUESTIONI IRRISOLTE - Nei mesi di lontananza degli Zhang da Milano, ne abbiamo oggettivamente sentite di tutti i colori. La trattativa (sfumata) con BC Partners, l'accostamento di fondi come Fortress, le voci sulla cessione della maggioranza ecc ecc. Tutto svanito nell'etere, così come sono svaniti nell'etere gli almeno dieci fondi accostati all'Inter per quella che dovrebbe essere (almeno per ora) la strada risolutiva per concludere la stagione e progettare i primi mesi del 2021-22 senza patemi d'animo, nell'attesa dei diktat definitivi (positivi o negativi) dalla Cina e di una decisione finale sulla cessione o meno delle quote di LionRock Capital (controllata Suning). Stiamo parlando del finanziamento-ponte che consentirà alla proprietà nerazzurra di incamerare 270mln per saldare le spettanze arretrate ai giocatori (che hanno rinunciato al bonus-scudetto, decisione presa da mesi), sistemare la questione-stipendi, saldare i debiti ed effettuare il necessario aumento di capitale che darà respiro alla società e consentirà di definire i budget per la prossima stagione. Al momento in pole ci sarebbe il fondo USA Bain Capital Credit, che garantirebbe i 270mln avendo come garanzia (e in pegno) proprio il 31% di LionRock: senza restituzione del prestito, dunque, le quote passerebbero al fondo che diventerebbe azionista di minoranza dell'Inter, in uno scenario simile a quello di Elliott col Milan (ma lì in pegno c'erano tutte le quote). La situazione però cambia di giorno in giorno, e solo il ritorno di Zhang e una probabile intervista a cuore aperto potrebbero spiegare nel migliore dei modi la situazione.

Sistemata la questione-prestito, resterebbero poi da risolvere altre problematiche. Quella dello stadio da costruire in tandem col Milan, rimasta nell'etere per mesi dopo i dubbi esternati da Sala sulle proprietà dei club, e quella dello sponsor di magliadel 2021-22: il contratto con Pirelli scadrà a fine stagione e si cerca da tempo una nuova partnership. Erano stati intavolati discorsi con alcune realtà cinesi, su tutte Evergrande, poi decaduti per le contro gli investimenti nel calcio. Si era parlato di Samsung, ma anche qui non si è più saputo nulla. Zhang jr. dovrà trovare il nuovo sponsor di maglia per un'Inter che, al momento, rischia di far debuttare le casacche 2021-22 senza nessun marchio centrale. Uno smacco, per un club che ha lanciato un nuovo logo (e forse cambierà inno) e vuole massimizzare gli introiti esterni al campo per sopperire ai mancati ricavi da stadio. In quest'ottica rientrano anche i riflessioni sul contratto con Nike, che potrebbe essere chiuso in anticipo: i nerazzurri ricevono solo 12.5mln e sono la società meno pagata dal marchio, e così si stanno guardando intorno. Il contratto scadrà nel 2024, ma può essere interrotto anzitempo per delle clausole d'uscita valide per entrambe le parti: Adidas e i marchi della new-gen (New Balance e Jordan) hanno preso informazioni. Insomma, Zhang dovrà gestire molte questioni nella sua visita italiana, che si spera possa essere lunga e duratura. Sul tavolo dell'Inter questioni di campo e non, e i possibili risvolti del tema-Superlega, con l'UEFA che minaccia sanzioni un giorno sì e l'altro pure, anche per chi come l'Inter si è ravveduto…


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