ESCLUSIVA - Rossi (Telelombardia): "Inter a due facce finora"
Il noto giornalista Gianluca Rossi, opinionista per Telelombardia, intervistato in esclusiva ai nostri microfoni ha detto: "Fin qui è un'Inter a due facce. E su Skriniar e Lukaku la penso così...".
ESCLUSIVA - Gianluca Rossi: “Inter, bene nelle Coppe, male in campionato fin qui. E su Lukaku e Skriniar…”
Gianluca Rossi è tornato a parlare in esclusiva ai microfoni di calciomercatointer.eu. Il cronista di fede nerazzurra spesso ospite nelle emittenti locali Telelombardia e Antenna 3 ha fatto un bilancio complessivo della prima parte di stagione, sottolineando come l'Inter sia stata una squadra a due facce. Il giornalista, poi, si è soffermato su alcuni giocatori, con un occhio alle prossime partite che sono di fatto un libro ancora tutto da scrivere.
Gianluca, innanzitutto come valuti le prestazioni della squadra fin qui in generale?
“Beh, bisogna dividere in due parti. I voti per le Coppe sono molto abbondanti: darei un 8. Hanno buttato fuori il Barcellona, hanno dominato il Milan a Riad nella finalissima di Supercoppa, così come in Coppa Italia ha sconfitto un'Atalanta in grande forma e per di più a pochi giorni dall'atteso derby. Per quanto riguarda invece il campionato purtroppo non riesco a dare più di 5: sei sconfitte sono troppe. Più che altro, non sono mai riusciti a fare un filotto importante di vittorie, massimo 2-3”.
Il prosieguo sulle Coppe come potrà essere?
“Se riescono a battere il Porto è già tanto, poi credo che ai quarti con una big usciranno. L'importante è arrivare poi nel posto Champions per la fine del campionato”.
Inzaghi come lo valuti quest'anno?
“E' ancora giovane, l'Inter è la sua seconda squadra che allena. Ci sono state delle belle partite viste, con bel gioco. Con il tempo potrebbe diventare un grande allenatore ma ancora deve fare le sue esperienze. Deve avere però anche una buona squadra. Non a caso certi allenatori come Conte, appena hanno capito che l'Inter rischiava di essere meno competitiva, hanno lasciato. Alcuni sostengono che con Conte l'Inter avrebbe bissato lo Scudetto lo scorso anno, però lui poteva mettere in cambio anche l'eliminazione dalla Champions ai gironi”.
Ma se con Lukaku e Brozovic a disposizione, poteva andare diversamente?
“Credo di sì, ma adesso è facile dire ”Eh se ci fossero stati anche loro…". Lukaku in particolare era quello più atteso, anche perché è ad ora il giocatore più pagato della Serie A. Chi diceva che si è ridotto lo stipendio dice una balla. Lui è venuto qua ed ha voluto farsi pagare bene. Tuttavia, star male non è mai una colpa per cui è comprensibile".
Tu lo terresti anche l'anno prossimo?
“Ad oggi se fosse per me, lui torna indietro al Chelsea. Purtroppo ti puoi affidare a uno che non c'è stato mai. Vediamo adesso però come si muoverà. Sembra che lunedì sera sarà titolare a Genova contro la Samp. Il problema è che non avevi il suo rimpiazzo oltre a Dzeko. Con Brozovic sei riuscito a compensare con Calhanoglu, ma con lui…”.
Oltre a Lukaku, si parla tanto di Thuram. Tu lo vedresti bene in nerazzurro?
“Che sia un bel giocatore non c'è dubbio, però non dimentichiamoci che prima bisogna combattere con club di peso come le inglesi, il Bayern Monaco stesso e il PSG. Lui non ha mai detto di dire di voler l'Inter, ha solo detto che verrà via. Vincerà chi gli offrirà di più”.
Calha sembra prossimo al rinnovo, confermi?
“Penso proprio di sì. Lui non ha pretese eccessive, e penso che rinnoverà presto, poi sai io dicevo così anche su Skriniar e poi…”
E poi alla fine ha declinato. A chi addossi di più la responsabilità di questo errore?
“La figuraccia l'ha fatta Marotta perché si è esposto, ma in realtà il vero responsabile è Zhang. Vedendo come è andata l'altra volta, avrà detto: ma sì, aspetta con calma. E poi invece le cose sono andate diversamente. Skriniar però ha fatto un po' il furbetto, poteva dire subito che non avrebbe firmato un eventuale rinnovo. Tuttavia, l'Inter non può competere con club come il PSG quando ci sono proposte del genere, soprattutto con ricchi bonus alla firma”.
Ora, come si comporterà lui fino a fine stagione?
“Innanzitutto, apprezzo che lui abbia voluto parlare con la Curva ed esprimere le sue ragioni. E la Curva stessa nel comunicato di qualche giorno fa ha raccomandato al resto dei tifosi di non fischiarlo. Come vedi, si può convivere assieme negli ultimi mesi senza avere casi simili a Zaniolo. Ormai le bandiere non esistono più, a casi come questi dovremo abituarci”.
Insomma, come è successo al Milan con Donnarumma prima e Kessié poi?
"Esattamente, è andata così".
Hai citato prima Zhang: al netto delle sue dichiarazioni, che futuro vedi oltre lui?
“La verità è che ha un mare di debiti. C'è però da fare una distinzione: Suning e Zhang sono ormai due entità separate. Ultimamente non si parla più di Suning neanche nei cda. Stando agli ultimi aggiornamenti, da come risulta è che lui vuole provare ad andare avanti. Andare avanti significa trovare altri soci e cercare di aumentare i ricavi attraverso sponsor ed altre vie di finanziamento. A meno che non gli arrivi domani mattina 1,2 miliardi e allora se ne va. C'è però la scadenza del 2024 del prestito di Oaktree da non trascurare. Se non lo restituirà entro quella data, il fondo si prenderà il club”.
E poi c'è l'ultima sui creditori cinesi che insistono per riceverlo…
“Il prossimo 8 Marzo dovrà presentarsi al Tribunale di Milano di fronte al Giudice Alina Zama per rispondere a un debito di oltre $300 milioni da restituire alle banche cinesi. Queste vogliono tentare di arrivare anche all'Inter pur di avere indietro i soldi prestati. Lui però ha furbescamente modificato lo Statuto dell'Inter per far sì che non prendesse lo stipendio dunque aggira l'ostacolo. Le banche cinesi verrebbero quindi in Italia a vuoto”.
E il dopo Zhang che lingua parla?
“Inglese. Credo che si tornerà a parlare di Bc Partners oppure arriverà un fondo americano, del resto lui ha passato alcuni anni negli USA quando era studente universitario. Escludo quindi ipotesi mediorientali. Chi credeva a PIF è stato ingannato. Il fondo sovrano saudita e lo posso confermare dopo il mio viaggio a Riad per la Supercoppa in cui ho avuto occasione dii parlare con colleghi sauditi vicini alla Corona, non è mai stato interessato a comprare l'Inter. Loro hanno altre mire (Premier League, ndr). Dal mondo arabo potrebbe forse arrivare qualche sponsorizzazione, ma nulla di più”.
E' arrivata qualche indiscrezione qualche giorno fa. DigitalBits sparirà quindi dalla maglia quest'anno?
“Non credo, se ne parlerà per la prossima stagione. Quest'anno tra eBay, Lenovo e LeoVegas sono riusciti a mettere una toppa. Per lo sponsor sulla maglia però si dovrà aspettare l'anno prossimo. Con l'attuale sponsor insolvente ci sarà comunque un processo, perché il danno è stato grande. Sia Inter che Roma hanno intenzione di arrivare a questa soluzione”.
Un altro motivo che trattiene Zhang è la vicenda stadio…
"Certo. Credo che appena ci sarà il via libera senza aspettare la posa della prima pietra, Zhang potrebbe vendere l'Inter in tempi veloci".
Di recente la candidata del Terzo Polo alla Regione Lombardia Letizia Moratti e cognata del Presidente Massimo ha detto che c'è una proposta per cui l'Inter resta a San Siro e il Milan se ne va. Ti sembra fattibile?
“Secondo me è una sciocchezza perché San Siro costa troppo già per i due club che ci stanno assieme, figurarsi per uno. La strada è quella di avere sempre lo stadio in condivisione, che sia lì dov'è attualmente che altrove. La prima volta che ho sentito di uno stadio di proprietà erano gli anni ‘90 quando c’era ancora Pellegrini. Per me o tengono lo stadio attuale oppure lo edificano vicino e poi lo demoliscono. Ma se l'andazzo è questo, all'apertura dei Giochi Olimpici invernali del 2026 saremo tutti ancora nel vecchio San Siro”.