Corriere della Sera
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L'infinita festa scudetto , iniziata ad inizio maggio, ha visto il suo epilogo nella giornata di ieri, tra feste, cori e fiumi di champagne, con capitan Handanovic ad alzare finalmente quella coppa che mancava da ben 11 anni.  Da oggi però, il pensiero di ogni interista è rivolto al futuro , soprattutto a quello di Conte, considerato la più grande garanzia sul proseguo di questo progetto vincente. Il progetto che, nell'immediato, prevede sicuramente l'assalto alla seconda stella da affiancare però ad un miglioramento dei risultati europei , l'unica grande pecca di questa magnifica stagione. 

PROSSIMA CHAMPIONS - Questa mattina quindi, il vero tifoso interista, quello un po 'masochista, sempre alla ricerca di qualcosa di cui preoccuparsi, avrà sicuramente dato un'occhiata alle probabili fasce della prossima Champions, ottenendo così la sua ansia quotidiana. Quest'anno infatti, essere in prima fascia (quella dei campioni nazionali), rappresenta più un problema che un'opportunità. 

Real Madrid, Barcellona, ​​PSG, Liverppol sono tutte nella seconda fascia , a cui potrebbero aggiungersi Chelsea e Man. Uniti in caso di doppia sconfitta nelle rispettive finali europee. Una fascia di ferro, se si pensa ai più abbordabili Sporting Lisbona, Lille o Atletico Madrid che fanno compagnia all'Inter in prima. Se poi si allunga lo sguardo alle fasce successive si può, per ora solo immaginare, una terza fascia con Porto, Lipsia, Ajax e Dortmund , con il Wolfsburg in quarta a completare l'incubo girone di ferro. 

LA SFORTUNA DI ARRIVARE PRIMI - Premesso che vincere un campionato non può mai essere considerato una sfortuna, è altrettanto vero però che mai come quest'anno essere in prima fasci a, ai fini della composizione dei gironi, comporta maggiori rischi. L'ideale, per i tifosi nerazzurri, sarebbe una prima fascia completata da Chelsea e Man. United, che vi entrano in qualità di vincitori delle due competizioni europee, liberando così spazio nella seconda fascia per Dortmund e Porto, togliendole da una terza che, altrimenti, sarebbe infernale. Inutile sottolineare come una doppia sconfitta delle due squadre inglesi renderebbe il tutto ancor più paradossale, con Zenit e Villareal che scalerebbero in prima fascia, per la gioia di chi, come la Juve o il Liverpool, fino alla settimana scorsa erano fuori dalla Champions e oggi , in seconda, si godono la prospettiva di un girone più che abbordabile. 

LA COMPETIZIONE DEI DETTAGLI – Abbiamo ormai capito che per vincere la Champions non basta avere la squadra più forte, ma molto passa anche da piccoli dettagli che ogni squadra incrocia lungo il suo cammino. Questa delle avversarie, dai gironi fino alla fase ad eliminazione, è uno di quei dettagli che più condizionano l’esito finale, ed è per questo che stamattina, al tifoso interista che avrà spulciato le prossime fasce Champions, sarà venuto un piccolo peso sul petto, quello che da una ventina di giorni era scomparso, il cui ritorno testimonia la fine di una grande cavalcata e il desiderio di iniziarne subito un’altra. 

Fabio di Iasio 


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