Inter, arriva un altro pari: 2-2 in rimonta contro il Lione
Crescita. La parola chiave dell'Inter, che ha scelto volutamente di misurarsi contro avversarie in grande condizione, è questa. E Simone Inzaghi, da questo punto di vista, può ritenersi soddisfatto: i suoi ragazzi vanno sotto di due gol, come contro il Monaco, e come in quell'occasione riescono a rimontare e trovare un 2-2 che vale oro. L'avversaria odierna era il Lione di Peter Bosz, che settimana prossima debutterà in campionato e si trovava già in buonissima condizione, con un Tetê straripante, ma i nerazzurri hanno costruito molto e hanno meritato il pari.
LA FORMAZIONE
Simone Inzaghi accantona gli esperimenti (forzati) d'inizio precampionato e schiera quasi tutti i titolari. Non ci sono Skriniar e Gosens, appena rientrati e rilevati da Dimarco e D'Ambrosio, mentre Onana rileva Handanovic nell'ormai decifrabile turnazione dei portieri: per il resto ecco i titolarissimi, con la mediana titolare e la Lu-La. Il Lione si schiera col 4-3-3: Tetê e Toko Ekambi ai lati di Lacazette, Aouar e Paquetá ad ispirare dal centrocampo, i gioiellini Malo Gusto e Lukeba in difesa col debuttante Tagliafico.
LA PARTITA
L'avvio è equilibrato: Lukaku suona alla porta del Lione, ma il suo colpo di testa è di facile lettura. Meno facile, invece, la conclusione di Tetê per Onana, che risponde presente. Il brasiliano, ex Shakhtar, sarà per distacco il migliore dei suoi, facendo impazzire Bastoni e i dirimpettai. Inter che reagisce e spreca alla mezz'ora: Calhanoglu e Dimarco sfiorano il gol, ma sono imprecisi. Gol sbagliato e gol subito, al 31': cross di Paquetá, testa di Lacazette che viene perso di vista da de Vrij e 1-0. I nerazzurri ballano in difesa e rischiano: Malo Gusto centra il palo al 45'. Il raddoppio è nell'aria e arriva al 50': Cherki, appena subentrato, segna dopo un lungo batti e ribatti in area.
Il momento è complicato e i leader nerazzurri suonano la carica: Dimarco, ottimo quest'oggi da quinto, serve Lukaku che incorna di testa il 2-1 e chiama il “Manuzzi” a incitare l'Inter. Una carica, quella di Big Rom, che scuote compagni e tifosi: Lautaro sfiora il pareggio, Anthony Lopes gli nega il gol con un grande intervento. Entra Skriniar, accolto dall'ovazione dello stadio, e l'Inter trova il 2-2: assist illuminante di Lautaro per Barella, che supera il portiere con lo scavetto. La girandola di cambi dovrebbe anestetizzare la partita, ma il Lione sfiora in due occasioni il vantaggio, prima con Dembelé (super-parata di Onana) e poi col gioiellino Barcola. Finisce 2-2, con la consueta girandola di cambi finale e il solo de Vrij che non viene sostituito: un po' perchè non ha un sostituto, un po' perchè è apparso il più in difficoltà e deve ritrovarsi.
Inzaghi ricava buone sensazioni da questo Inter-Lione: i nerazzurri crescono, Lukaku e Lautaro hanno fornito una buonissima prestazione, così come Dimarco e Onana o il subentrante Asllani, che convince e convince. Da registrare la difesa, che ha mostrato più di un'incertezza senza Skriniar: il suo rientro e la sua permanenza saranno la chiave della stagione nerazzurra. Lo vedremo titolare, se non ci saranno intoppi, settimana prossima contro il Villarreal.