Inter-Monza 2-0: Lautaro e Barella illuminano l’esordio. Le pagelle
Esordio di campionato felice per i nerazzurri che liquidano senza troppi patemi 2 a 0 il Monza grazie ad una doppietta del nuovo capitano Lautaro Martinez.
Esordio di campionato felice per i nerazzurri che liquidano senza troppi patemi 2 a 0 il Monza grazie ad una doppietta del nuovo capitano Lautaro Martinez. Barella si conferma il centrocampista più forte del campionato con una gara da totale padrone della zona nevralgica del campo. Bene tutti i nuovi da Thuram a Carlos Augusto.
Queste le pagelle:
Sommer 6: Dopo l’esordio shock in amichevole alla prima ufficiale porta a casa un importante Clean Sheet. Non dà ancora la sicurezza del suo predecessore ma nei pochi interventi si dimostra comunque efficace. Sarebbe dovuto arrivare con più anticipo per prendere confidenza con i compagni ma la sua esperienza potrebbe fargli accorciare i tempi.
Darmian 6: Ricomincia da dove aveva finito. in fase difensiva è puntuale e pulito, in fase offensiva avvia l’azione del secondo goal di Lautaro. I nerazzurri vorrebbero chiudere il mercato con un difensore che possa giocare sul centro destra, ma chiunque dovesse arrivare dovrà su farsi una maglia da titolare.
(Dal 38’ s.t. Bisseck: s.v.)
De Vrij 7: Se gioca sempre così è tra i migliori difensori del campionato. Pulisce un’azione pericolosa del Monza e avvia l’azione per l’uno a zero. In fase difensiva è senpre puntuale e ci mette tanto in fase di costruzione.
Bastoni 6,5: Difensore top mondiale. In pochi al mondo uniscono le sue doti difensive alla capacità di creare superiorità numerica in fase offensiva. Che acquisto il suo rinnovo!
Dumfries 7: Suo l’assist che trova libero Lautaro a centro area per l’1-0. A suo agio sulla fascia, con la gamba che va che è una bellezza. Cuadrado scalpita per “rubargli” la maglia da titolare ma Dumfries regala una prova versione “nazionale”. Ara la fascia per i 70 minuti in cui rimane in campo e questa volta aggiunge qualità anche nell’ultimo passaggio regalando l’assist del primo goal a Lautaro Martinez. (Dal 21’ s.t. Cuadrado 6: Fa quello per cui è stato tesserato ovvero creare superiorità numerica grazie ai suoi dribbling).
Barella 7,5: Il pre-assist per Dumfries è la ciliegina sulla torta di una prova dominante. Ha fiducia e voglia di essere leader di questa squadra. A partita indirizzata indossa la fascia di capitano e alza nuovamente i giri del motore.
Calhanoglu 6: È stato scelto lui come regista, sacrificando un top ruolo come Brozovic. Non inizia con la sua miglior prestazione in fase di costruzione ma garantisce equilibrio e non è poco. In fase difensiva è un vero e proprio schermo.
Mkhitaryan 7: “Se c’era Miki!”. Professore del centrocampo a cui Inzaghi non rinuncerebbe proprio mai. Mette qualità al centrocampo e chiude da seconda punta dimostrando di poter interpretare senza troppi patemi anche quel ruolo
Dimarco 6,5: Per un tempo è lui il più pericoloso dei nerazzurri. Corsa e qualità e la sensazione che dopo “aver spedito” Goesens a Berlino non abbia intenzione di farsi ”rubare” il posto dal nuovo arrivato Carlos Augusto. Dopo una stagione di gloria che lo ha visto guadagnarsi un posto nella top 11 di Champions League sarà difficile confermarsi ma chi ben comincia.
(Dal 21’ s.t. Carlos Augusto 6: Sicuramente ha personalità. Non si fa intimorire dall’esordio a San Siro contro i suoi ex compagni di squadra e anzi sfiora il goal sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Potrà essere una pedina fondamentale a partita in corso.)
Thuram 6,5: Alla prima ufficiale trova la miglior prestazione interista. Strapotere fisico, gamba e visione. Deve trovare al più presto il goal però per giocare con più leggerezza ma al momento ha dimostrato di poter dire la sua. (Dal 21’ s.t. Arnautovic 7: Torna in nerazzurro dopo 13 anni e alla prima vera palla toccata manda in goal Lautaro ed esulta come se a segnare fosse stato lui. Nella sua carriera ha lasciato qualcosa per strada, ma a 34 anni ha la possibilità di far quadrare i conti è l’atteggiamento sembra andare in quella direzione).
Lautaro 8: Si colloca tra i top mondiali nel ruolo e lo dimostra non solo con i due goal da rapace d’aria di rigore ma con tante piccole cose durante la partita: sponde, recuperi, conclusioni. È un riferimento per tutti i compagni. Onora la fascia come ha sempre onorato la maglia. Avrà il compito non semplice, insieme a Thuram e Arnautovic, di farsi carico dei goal lasciati in dote da Dzeko e Lukaku ma ha la motivazione di fare un ulteriore salto di qualità. (Dal 34’ s.t. Frattesi: s.v.)
S. Inzaghi 7: Il mercato gli ha consegnato un‘Inter, almeno sulla carta, indebolita. Lui da grande allenatore quale ha dimostrato di essere farà parlare solo il suo lavoro. Certo che se arrivasse quel braccetto richiesto.