L'Inter è diventata definitivamente grande. Lo conferma, per l'ennesima volta e se ce ne fosse ancora bisogno, battendo nettamente la Sampdoria nel primo match dopo la vittoria dello scudetto, e mentre all'esterno di San Siro si svolge la festa coi tremila “eletti” autorizzati dalla Prefettura di Milano. Gagliardini e la doppietta di Sanchez definiscono già il risultato in un primo tempo dall'elevatissimo turnover, Handanovic propizia la rete di Keita e poi lascia il posto a Radu: nella ripresa segnano anche Pinamonti e Lautaro e finisce 5-1. Ecco le pagelle nerazzurre.

HANDANOVIC 5 - L'Inter ha subito tre reti nelle ultime sei partite, due e mezzo (quella col Napoli è più un errore di de Vrij) portano la sua firma. Tiene palla esageratamente e porta all'errore che avvia l'azione del 2-1, nella quale tra l'altro crolla goffamente sul debole tiro di Candreva e propizia il tap-in di Keita. Più Posaman che Batmanovic, esce (come da programma) per far posto a Radu. (dal 46' RADU 6 - Debutta con un paio di parate e un grande intervento palla al piede, si dimostra sempre sul pezzo e viene da chiedersi: perchè non dargli un minutaggio maggiore?).

D'AMBROSIO 6 - Fa il suo, proponendosi anche in fase offensiva per supportare Hakimi. Match di sostanza. 

RANOCCHIA 6.5 - Perfetto in fase difensiva, anzi impeccabile. Nella ripresa è lui il capitano, e sfiora il gol con una rovesciata che (col pubblico presente) avrebbe fatto venir giù San Siro. Un numero alla Holly e Benji che viene neutralizzato da Audero.

BASTONI 6.5 - L'unico del terzetto titolare in campo, con Kolarov comodamente in panchina in borghese (e non convocato). Guida il reparto e non commette sbavature, oltre ad agire da terzino aggiunto nella ripresa, quando Young abbassa nettamente l'intensità. 

HAKIMI 7 - Uomo ovunque. Ennesimo assist stagionale per il secondo gol di Sanchez, distrugge Augello nel confronto diretto e disputa un grandissimo match. Ripresa da giramondo: fa più la punta che l'ala destra, si sposta anche a sinistra in un impeto anarchico che gli causa un divertito rimprovero di Conte ("Haki, non puoi fare tutto tu"). Hakimi sorride e continua nella ricerca del gol. Che non arriva. 

VECINO 6 - Il meno appariscente del terzetto di centrocampo, ma anche quello che aveva un disperato bisogno di ritrovare il campo. Prima da titolare dopo quasi un anno, risponde presente e non sbaglia nulla.

ERIKSEN 7 - Ottima prestazione del danese, quest'oggi unico e autentico leader del centrocampo: attenzione, ordine e uno strepitoso lancio di 35m ad occhi chiusi per l'accorrente Young sulla sinistra. Esce solo per preservarsi in vista dei prossimi match, staffetta con Brozo. (dal 55' BROZOVIC 6 - Entra e fa il vigile, guidando i compagni col joystick).

GAGLIARDINI 7,5 - Tanto criticato dai tifosi nerazzurri, Gaglia sa incassare e quest'oggi mostra la sua miglior versione, quella vista all'Atalanta. In una mediana diversa, può agire da incursore e disputa una grande partita: il gol da rapinatore d'area che apre le danze, la corsa alla Nicolino Berti per invitare al raddoppio Alexis Sanchez e un match di grande sostanza. Magie della testa libera da ogni pressione, e onore a Gaglia. (dal 61' BARELLA 6.5 - In dieci minuti dimostra quanto è fondamentale per l'Inter: assist per Pinamonti e rigore procurato. Chiude, con Sensi, da trequartista alle spalle di Pina).

YOUNG 6.5 - Prima mezz'ora da centrometrista. Fa impazzire Bereszynski, serve l'assist a Gagliardini e sfiora il gol. Cala alla distanza, ma Conte lo lascia in campo tutta la partita come “omaggio” per il suo contributo da riserva: lascerà a fine stagione per tornare in Premier League, destinazione Watford. 

LAUTARO MARTINEZ 6.5 - Antonio Conte lo lascia in campo finchè non segna, così da sbloccarsi per le sfide contro Juventus e Roma. Lascia la scena a Sanchez nel primo tempo, trasforma il rigore del 5-1 e sfiora il gol appena prima di lasciare il campo. Positivo. (dal 71' SENSI sv - Un paio di accelerazioni e poco altro, nei venti minuti da trequartista nel 3-4-2-1 finale).

SANCHEZ 7,5 - Versione di gala per il Nino Maravilla, che fa letteralmente impazzire i disattenti difensori della Sampdoria. Insacca sull'assist di Gagliardini dopo un autentico coast-to-coast, raddoppia con un colpo da biliardo e ruba sicuramente la scena al compagno di reparto Lautaro Martinez. Per far sbloccare il Toro, Antonio Conte toglie proprio il cileno e lascia spazio a Pinamonti. (dal 55' PINAMONTI 6.5 - Entra con la cattiveria di chi vuole lasciare il segno, e ci riesce: segna da subentrante e scoppia in lacrime per la prima rete in nerazzurro. Fa anche qualche fallo al momento giusto, mostrando grande cattiveria agonistica)

All. ANTONIO CONTE 7 - Vincere 5-1 nel primo match dopo lo scudetto, seguito a una settimana con più festeggiamenti e scene giocose, che allenamenti al 200%, non è cosa tutti. Bravo Antonio Conte a gestire la rosa e tenere tutti sul pezzo: Gagliardini e Sanchez lo ripagano con una prestazione strepitosa, Pinamonti segna da subentrante, Lautaro trova il gol appena prima di essere sostituito. Al suo posto avremmo fatto giocare Radu dall'inizio oggi, al posto di Handanovic che commette anche un errore, ma è bravo a inserirlo al 45' sancendo il suo debutto nel 2020/21. Chissà che il portiere rumeno non giochi titolare in una delle prossime tre, magari contro l'Udinese. Intanto, la sua Inter continua a inseguire l'en-plein di vittorie contro le avversarie: battendo la Samp oggi (e vendicando la sconfitta dell'andata), l'Inter non solo si avvicina a quota 90pti, ma ha anche battuto 17 delle 19 avversarie almeno una volta. All'appello mancano solo Roma (mercoledì) e Udinese (23/5).


💬 Commenti