Fonte: Gazzetta.it
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“Si torna sempre dove (non) si è stati bene”!

 Per Dalbert e Lazaro il famoso detto presenta una piccolissima variante, tre semplici lettere che indicano il fallimento della loro avventura nerazzurra, destinata, salvo colpi di scena, a non avere nuovi capitoli. 

Arrivati con grande curiosità, entrambi i giocatori hanno fallito l’approccio al mondo Inter, iniziando un’infinita Odissea che ogni estate li vede protagonisti della stessa domanda: quale sarà il loro futuro? 

DALBERT – Nel giugno del 2017, l’allora uomo Suning, Sabatini, decide di puntare tutto su questo giovane terzino brasiliano, reduce da un’ottima annata a Nizza, strappandolo alla concorrenza per una ventina di milioni più bonus. Un investimento importante, che però non verrà mai ripagato. La prima stagione si conclude con sole 14 presenze, senza mai convincere, mentre in quella successiva le presenze scendono a 12, con il nefasto ricordo dell’ingresso in campo nell’ultima e decisiva gara contro l’Empoli. Dopo un’ ottima annata nella Fiorentina, sperava di rilanciarsi quest’anno nel Rennes grazie alla vetrina della Champions, ma anche qui è arrivata l’ennesima stagione negativa, complice anche il suo scarso impegno, che ha convinto il club francese a non esercitare il riscatto. In estate quindi sarà di nuovo a Milano, ma scarsissime sono le sue possibilità di restarci, anche perché Conte l’ha già avuto tra le mani a settembre e ha deciso di non puntarci. Il suo contratto scade nel 2023, quindi il (gravoso) compito di Marotta sarà arrivare ad una cessione definitiva, sperando di trovare qualche club disposto a rilanciare un giocatore che, più che tecnici, ha mostrato moltissimi limiti caratteriali e mentali. Un ambiente più piccolo, con meno pressioni, magari in terra francese dove tanto bene ha fatto, potrebbe essere la soluzione ideale. 

LAZARO – Diversa, ma altrettanto negativa, è la storia di Lazaro con l’Inter, molto più breve di quella del brasiliano, fatta sì di poche opportunità, ma mai veramente convincenti. Arrivato come un fulmine a ciel sereno nell’estate del 2019, l’austriaco ha faticato a trovare spazio come esterno di destra nel 3-5-2 di Conte, complice anche un infortunio subìto ad inizio ritiro che ne ha ritardato l’inserimento e il processo di apprendimento dei dettami dell’allenatore leccese. Tolte una serie di partite che avevano fatto ben sperare, non è mai riuscito a dare continuità alle sue prestazioni, finendo così in prestito al Newcastle per la seconda parte di stagione. A settembre viene prestato al Borussia M’Gladbach, giocando anche contro l’Inter in Champions, ma a causa di vari infortuni ha collezionato pochissime presenze, che non gli varranno di certo la riconferma nel club tedesco.  Anche il suo contratto scade nel 2023 e anche per lui la prossima estate sarà quella decisiva. A differenza di Dalbert però, Lazaro ha sicuramente più mercato, potendo diventare anche un’ottima pedina di scambio, data la sua giovane età e una serie di buone prestazioni messe in vetrina, come il meraviglioso gol di tacco siglato ad inizio novembre.  


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