Balotelli sull'Inter: "Mi sarebbe piaciuto diventare una bandiera. Moratti..."
L'attaccante in esclusiva a "DAZN": "Se qualche tifoso mi ha odiato posso capirlo"
In occasione della lunga intervista rilasciata a “DAZN”, Mario Balotelli - classe 1990 e da questa estate in forza ai turchi dell'Adana Demirspor, torna anche sulla esperienza all'Inter.
Il giocatore aveva infatti esordito in Serie A proprio con la maglia nerazzurra. Era rimasto a Milano per circa tre stagioni fino all'estate 2010, quando venne ceduto al Manchester City.
Queste le sue dichiarazioni: “Se qualche tifoso mi ha odiato lo posso capire. Per la storia della maglietta, perché sono andato al Milan… se qualcuno mi ha insultato, non con insulti razzisti, io lo capisco”.
Balotelli torna poi sull'episodio della maglietta dell'Inter gettata a terra dopo la delicatissima sfida di andata contro il Barcellona valida per la semifinale di Champions del 2010: “Lo cancellerei se potessi. Volevo bene ai tifosi dell’Inter. In quella partita con il Barcellona sono entrato bene, ho sbagliato un passaggio e hanno iniziato a fischiarmi. L’ho presa male, non era mai successo. Mi sarebbe piaciuto diventare una bandiera dell'Inter, con Moratti ne avevo parlato ma l’obiettivo era quello. Moratti è inarrivabile. Mi aveva regalato una moneta d’oro e lì per lì mi sono detto ‘ma cos’è?’. Io non capivo, sono andato nello spogliatoio e l’ho mostrata a Materazzi. Mi ha detto che l’aveva regalata a Ronaldo, Recoba, Adriano e Ibra. Lì ho capito cosa significava e quella cosa mi è rimasta per sempre dentro. È inarrivabile, come persona e come tutto. Quella moneta ce l’ho ancora oggi”.