Steven Zhang, tornato a Milano in tempo per festeggiare lo scudetto, ha dettato le linee guida per il prossimo mercato e per gli obiettivi finanziari dell’Inter. Riduzione del costo del lavoro (che in casa nerazzurra pesa il 70% dei costi totali) e cessione di alcuni giocatori (nessuno escluso) che possa portare liquidità in cassa e plusvalenze a bilancio.

Il primo passo per la riduzione dei costi è stato il doloroso addio ad Antonio Conte, che ha riportato l’Inter sul trono d’Italia, per fare posto a Simone Inzaghi. Nonostante la buonuscita di 6,5 milioni (compresi arretrati sui premi) versata nelle casse del tecnico salentino l’Inter ha registrato una significativa riduzione del costo per l’allenatore. Nella stagione appena conclusa infatti la società di Viale della Liberazione aveva a libro paga Conte per 24,5 milioni lordi e l’ultimo anno dell’ex Spalletti a 8,5 milioni lordi, il nuovo tecnico Simone Inzaghi guadagnerà nella prossima stagione “solamente” 7,5 milioni lordi. Aggiungendo quindi la buonuscita di Antonio Conte l’Inter passerà da 33 milioni lordi dell’attuale stagione ai 14 della prossima.

Risparmio importante ma non ancora sufficiente a raggiungere il taglio chiesto da Suning, riduzione del 10-15% del costo del lavoro che in soldoni è quantificabile in 30 milioni lordi in meno. 

Per completare l’opera di ridimensionamento dei costi l’Inter deve necessariamente rivedere i contratti di alcuni suoi giocatori, ma per i più giovani e forti giocatori in rosa è impensabili proporre un rinnovo a cifre più basse e infatti il rinnovo ad Alessandro Bastoni ha visto un aumento del costo del difensore annuo dai 2,8 milioni lordi del vecchio contratto ai 5,18 milioni lordi dell’attuale.

Altri due giocatori in odore di rinnovo a cifre maggiorate sono il centrocampista Nicolò Barella e l’attaccante Lautaro Martinez (sui cui sono sempre accese le sirene del mercato).

Il risparmio deve quindi arrivare dai quei giocatori che per ragioni anagrafiche e tecniche non sono dei titolarissimi e che potrebbero quindi accettare di restare all’Inter nonostante una diminuzione dello stipendio.

Danilo D’Ambrosio, Andrea Ranocchia e Ashley Young rispondono perfettamente a questo identikit e dai loro rinnovi di contratto passerà la riduzione del costo del personale richiesta.

Al jolly difensivo D’ambrosio è giù stato rinnovato il contratto ed è passato da 2,2 milioni netti a 1,8 milioni più la presenza degli immancabili bonus per permettere al giocatore di eguagliare quanto guadagnato nell’ultima stagione.

Il centrale di scorta Ranocchia veterano nerazzurro invece ha dato sempre segnali di voler restare all’Inter indipendentemente dalla cifre e gli è stato proposto un rinnovo simile a quello del compagno di reparto, 1 milione annuo che con i bonus potrà raggiungere la cifra precedente di 1,5 milioni.

Per Ashley Young si tratta invece della proposta di rinnovo più inaspettata, l’esterno inglese infatti percepisce un contratto decisamente pesante, 3 milioni netti per la situazione in cui verte l’Inter sono uno sproposito, ancor di più per un giocatore utile ma non titolarissimo di ben 35 anni. Young per queste ragioni sembrava vicinissimo al ritorno al Watford, la squadra in cui ha esordito, ma una proposta di rinnovo dai nerazzurri sarà sicuramente valutano dall’ex capitano dal Manchester United anche se dovesse essere a cifre più basse (si parla di 1,5 milioni netti, la metà esatta dell’attuale stipendio). Per Marotta e Ausilio è oltretutto importante ottenere il si del giocatori in quanto permetterebbe al club di poter continuare ad usufruire del decreto crescita che permette una riduzione della tassazione sul reddito da 45% a 25% per i lavoratori arrivati in Italia dall’estero ma a patto che garantiscano una continuità di due anni. Per non dover quindi pagare una maggiorazione sui suoi passati stipendi è necessario trattenerlo almeno altri 6 mesi.

L’obiettivo della riduzione del costo del lavoro, dopo aver concretizzato i rinnovi a cifre più basse, passerà dalla cessione degli esuberi e dei giocatori rientrati dal prestito per i quali l’Inter ha sostenuto in parte il pagamento dello stipendio.

Dopodiché si potrà ragionare su quante e quali cessioni illustri dovranno essere prese in considerazione ed eventualmente su quali profili investire per mantenere competitivo il livello della rosa campione d’Italia in carica.

 

Luca Mercuri


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