Interspac si presenta: i nomi dei 40 super-soci e i primi indizi
Com'era stato preannuncio, il 25 giugno è stato il giorno di Interspac. Il progetto sull'azionariato popolare creato e promosso da Carlo Cottarelli è stato presentato tramite il sito ufficiale, con una nota e la presentazione ufficiale dei 40 “super-soci”, volti noti e personaggi famosi che investiranno di più rispetto ai tifosi che si interesseranno al progetto. Chi si aspettava grandi imprenditori e volti stile-Bayern (che ha Adidas, Audi e Allianz ciascuna al 9%, coi tifosi a coprire il 73% restante) è rimasto parzialmente deluso. Andiamo a ripercorrere i primi dettagli del progetto.
LE PAROLE DI COTTARELLI E I 40 SUPER-SOCI - Interspac si presenta con un sito ufficiale e con una nota a firma dello stesso Cottarelli che recita così: "Si apre oggi una fase molto importante dell’iniziativa che stiamo promuovendo. I tifosi delle squadre di calcio potranno esprimere il proprio interesse a partecipare in una iniziativa di azionariato popolare per diventare proprietari del loro club, qualora ce ne fosse la possibilità. Oggi possiamo annunciare i personaggi che hanno deciso di promuovere l’azionariato popolare della squadra che tifano, l’Inter, e che entreranno come soci non appena espletate le necessarie formalità. Vogliamo misurare quanto interesse ci sia per la nostra iniziativa. Abbiamo incaricato IQUII e la sua Sport Intelligence Unit di condurre uno studio approfondito in proposito, tramite cui anche i tifosi interisti potranno far conoscere la propria opinione, in via informale. Se, come pensiamo, ci sarà sufficiente interesse da tutte le parti coinvolte, inclusa la proprietà – già informata dell’iniziativa – dopo aver definito i dettagli tecnici dell’operazione, richiederemo le necessarie autorizzazioni da tutti gli organi competenti per poi iniziare la raccolta di risorse dai tifosi e da altri. Questo richiederà diversi mesi, anche se l’esatta tempistica dipenderà dai dettagli tecnici dell’operazione. Il nostro unico scopo è sostenere la squadra che amiamo, ma pensiamo che il nostro modello di azionariato popolare sia valido anche per altre società di calcio italiane – conclude – . Per discuterlo in una visione strutturale, di lungo termine, il 24 settembre organizzeremo a Milano un incontro pubblico invitando, oltre che i soci di Interspac, personalità del mondo del calcio italiano e internazionale (dovrebbe esserci Rummenigge, ndr). A questo punto, si parte! Forza Inter! E speriamo che altre tifoserie italiane vogliano imitarci”.
Di seguito i nomi dei 40 super-soci, che comprende comici, giornalisti, volti televisivi (sorprende l'assenza di Amadeus e Fiorello) e figure più o meno note: Beppe Bergomi, Enrico Bertolino, Andrea Bocelli, Stefano Boeri, Paolo Bonolis, Alessandro Cattelan, Claudio Cecchetto, Valerio De Molli (Ambrosetti), Gianfelice Facchetti, Fabio Fognini (noto virologo), Peter Gomez, Gino e Michele, Giovanni e Giacomo del Trio (manca Aldo), Tommaso Labate, Giancarlo Leone, Gad Lerner, Luciano Ligabue, Maurizio Mannoni, Enrico Mentana, Pietro Modiano (manager di Banca Carige), Mario Nava (alto funzionario della Commissione Europea), Roberto Nicastro (Aidexa), Enrico Pazzali (Fondazione Fiera Milano), Max Pezzali, Mariangela Pira, Antonio Polito, Gianni Riotta, Enrico Ruggeri, Gabriele Salvatore, Sergio Scalpelli, Pietro Senaldi (Libero), Michele Serra, Beppe Severgnini, Marco Tarquinio, Flavio Valeri, Roberto Vecchioni, Antonio Versace.
IL SONDAGGIO E LE CRITICITÀ - Oltre alla dichiarazione di Cottarelli e alla lista dei grandi soci aderenti al progetto, Interspac lancia anche un sondaggio sul suo sito ufficiale (potete farlo qui) per comprendere il sentimento popolare riguardo all'azionariato popolare. Un sondaggio che presenta qualche criticità: innanzitutto, per qualche ora, mancava l'opzione “Estero” nelle regioni selezionabili. Una mossa che sembrava precludere l'operazione agli investitori e ai tifosi stranieri, ma l'errore è stato corretto in seguito. Molti utenti hanno fatto notare che il sondaggio si può svolgere più volte, pur inserendo la stessa mail. E poi ci sono errori concettuali: nel sondaggio, quando si specifica di essere interessati all'azionariato popolare, viene proposta come quota minima quella di 500/1000€ (le alternative sono 1000/5000, 5000/10000, 10000/50000 e più di 50000). Una quota spropositata per l'attuale situazione economica: nelle interviste Cottarelli ha specificato che la quota sarebbe una tantum, ma a quel punto sorgono dei dubbi sulla continuità del progetto. Se il tifoso versa una volta e poi mai più, con una cifra che è una mensilità di lavoratore medio, come può essere sostenibile sul lungo periodo? Il rischio è che Interspac si trasformi in una “colletta” e non in un azionariato popolare. E i modelli virtuosi di azionariato popolare, nei quali la quota è annuale e intorno a 185 (Bayern) o 200€ (Barça) e il tifoso viene coinvolto in ogni decisione oltre a ricevere vantaggi simili a quelli delle membership (sconti sui biglietti/nello store, visite guidate al museo ecc), a tre mesi dalla presentazione ufficiale di Interspac sembrano più lontani…