Fonte: www.gettyimmages.it
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L'esperienza all'Inter di Achraf Hakimi potrebbe anche ridursi a una sola stagione. L'esterno, arrivato per 40mln dal Real Madrid (giocava nel Dortmund in prestito) nella scorsa estate in un'operazione chiusa prima del “taglio” dei costi di Suning, è stato semplicemente determinante nello scudetto conquistato dall'Inter e da Antonio Conte: 7 reti e 10 assist per Hakimi nella Serie A appena conclusa.

Numeri che, insieme alle sue innate doti tecniche e atletiche, hanno attirato su di lui gli occhi di numerose big. E l'Inter, che dovrà chiudere il calciomercato in attivo di 80mln e raggiungere con ogni probabilità quota 100mln nelle plusvalenze, si sta riservando di valutare ogni offerta importante proveniente dai top club, nella ricerca a questo traguardo. Secondo Gazzetta, uno degli indiziati a partire sarebbe proprio Hakimi: il PSG è in pressing sull'esterno marocchino (e non solo, è in contatto anche con Theo Hernandez) e starebbe discutendo con l'Inter da giorni, con l'offerta alzata progressivamente fino a 60mln. 

Una cifra che, nonostante l'acquisto a 40mln un'estate fa e una plusvalenza che sarebbe molto contenuta rispetto a quelle generabili da altri elementi (Lautaro e Brozovic, per fare due nomi), potrebbe anche spingere Hakimi a Parigi. Il giocatore aveva fatto sapere di voler restare all'Inter e lanciato messaggi d'amore sul campo e fuori, ma Suning sembra intenzionata a far valere la “ragion di stato” sulle questioni tecniche e sulle volontà individuali, nella ricerca di queste cifre necessarie per rendere l'Inter più sostenibile e autosufficiente dal punto di vista finanziario. Hakimi dunque potrebbe essere sacrificato, e le tempistiche del potenziale affare sorprendono: la sensazione è che l'Inter voglia chiudere tutto entro il 30 giugno, per inserire la plusvalenza nell'attuale bilancio. 

Un dato che può dare un indizio sul futuro: la sensazione è che all'Inter serva una grande cessione a bilancio, oltre al piazzare i vari esuberi, a partire da Joao Mario. Hakimi potrebbe essere il primo sacrificato e, anche se speriamo diversamente, non l'unico. Anche se Marotta farà di tutto per limitare il “sacrificio” a una sola cessione eccellente, per non rompere il giocattolo e non generare malcontento in uno spogliatoio già orfano di Antonio Conte, e pronto a ripartire da Simone Inzaghi...


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