Roberto De Zerbi è uno degli allenatori più interessanti e talentuosi del panorama calcistico italiano.  Dopo le sfortunate esperienze di Palermo e di Benevento (esonerato in rosanero e retrocesso con i giallorossi) ha saputo dimostrare il suo valore da allenatore in questo triennio al Sassuolo. 11° posto al primo anno, 8° posto al secondo e nella stagione in corso si giocherà la settima piazza valida per un posto in Conference League all’ultima giornata in un testa a testa a distanza con la Roma. 

Oltre agli ottimi risultati di De Zerbi, a impressionare è il gioco espresso dalla sua squadra, offensivo ed equilibrato, capace di mettere in difficoltà anche squadra più attrezzate.

Il tecnico bresciano è quindi pronto a fare un importante passo avanti nella sua carriera e in mancanza di offerte dalle big italiane è prossimo a firmare con lo Shakhtar Donetsk. Gli ucraini gli garantirebbero un ingaggio da ben 4 milioni a stagione e soprattutto la possibilità di disputare la Champions League.

De Zerbi, da uomo intelligente qual è, sa che in una realtà così distante da quella italiana l’ambientamento potrebbe rappresentare una difficoltà non indifferente e per questo potrebbe chiedere alla ricca proprietà di portare con sé alcuni suoi fedelissimi.

Un giocatore che De Zerbi vorrebbe e che ha già allenato, con ottimi risultati, nel primo anno a Sassuolo è Stefano Sensi.

Il centrocampista è sempre più un'incognita nella sua esperienza all’Inter, non tanto per la sue indiscusse qualità ma per i suoi continui problemi fisici.

Nella passata stagione era stato protagonista di un inizio di campionato sfolgorante e tra giocate di alta scuola, gol e assist aveva convinto tutti fin da subito sulla bontà dell’investimento fatto.

Durante il big match del 6 Ottobre 2019 contro la Juventus, valido per la settima giornata, ha subito però il primo di una lunga serie di infortuni. Nei mesi seguenti tra ricadute e scelte, più conservative che tecniche dell’allenatore, ha giocato solamente altre 5 partite e per lo più solamente per qualche spezzone.

La stagione in corso è andata leggermente meglio dal punto di vista delle presenze (17 a una giornata dal termine) ma per via dei continui infortuni non è mai riuscito a ritrovare la continuità dei primi mesi nerazzurri e ha di fatto perso la fiducia di Conte che a campionato già acquisto ha concesso minuti alle seconde linee come Vecino, Ranocchia e Gagliardini ma ha continuato a dare poco minutaggio al centrocampista di Urbino. Sensi però, nonostante le poche presenze, non ha mai perso la fiducia di Roberto Mancini, anzi, in questa stagione le cose migliori le ha fatte vedere con la maglia della nazionale e salvo nuovi infortuni farà quasi sicuramente parte dell’Europeo di quest’estate.

Una buona kermesse europea potrebbe convincere l’Inter a trattenere il numero 12 un’altra stagione ma potrebbe anche permettere di chiedere una cifra alta nel mercato estivo per evitare il rischio di realizzare una minusvalenza in caso di cessione, aspetto non trascurabile vista la necessità della società nerazzurra di operare qualche cessione.

Sensi vorrebbe restare e, se il fisico gli desse un po’ di tregua ,potrebbe dimostrare nuovamente il suo grande talento.

In caso fosse però messo sul mercato la chiamata di De Zerbi e dello Shakhtar potrebbe fare gola all’ex Cesena e Sassuolo. Con De Zerbi ha lavorato un solo anno ma numeri alla mano è stata la migliore stagione della sua carriera. 
Dal suo approdo in Serie A nel 2016 non è mai arrivato alle 20 presenze in campionato se non nell’anno in cui era allenato proprio da De Zerbi dove le 28 partite giocate (con 2 gol) e la continuità dimostrata gli sono valse la chiamata dell’Inter che ha investito ben 25 milioni per portarlo a Milano.

Il campionato Ucraino non ha l’appeal della Serie A, ma dopo aver vinto lo scudetto da comprimario la possibilità di poter giocare da protagonista la Champions League potrebbe far pendere la bilancia sulla sua partenza.

 Dovesse davvero lasciare l’Inter rimarrà il rimpianto di quello che avrebbe potuto essere.

 

Luca Mercuri


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