Lukaku a Sky Sport: "Infortunio più grave del previsto. Voglio segnare e restare"
Big Rom: "Credo assolutamente nello scudetto, il campionato finisce a giugno"
Intervistato in esclusiva da “Sky Sport”, Romelu Lukaku ha ripercorso questo suo ritorno all'Inter.
Così il bomber belga: “Fino a quando una squadra non ha alzato trofeo tutto è possibile. Questa è la cosa, fin quando uno non ha alzato il trofeo tutto è possibile nel calcio. Se ci credo? Sempre. Per quello giochiamo a calcio, devi credere nell’impossibile. Come la gente dice che è impossibile per noi, vediamo alla fine della stagione la squadra che alza il trofeo e sarà campione. Adesso nessuno ha alzato, siamo ancora lì, mancano ancora 6 mesi. Il campionato finisce il 6 giugno, ragazzi: non siamo ancora al 4 gennaio”.
Sul Napoli: “L’allenatore è veramente forte. Spalletti ha fatto un ottimo lavoro dobbiamo dirlo. Hanno giocatori veramente forti, io sono stato fuori e ho visto tante loro partite. Il Napoli è in un bel momento. Sono primi in classifica. Abbiamo rispetto ma non paura”.
Sui tifosi interisti e il futuro: “I tifosi dell’Inter sono veramente speciali, per me i migliori che ho incontrato. Anche se siamo in difficoltà loro sono sempre lì ad aiutare la squadra. Per me è stata una sorpresa, pensavo fossero ancora arrabbiati con me, ma loro sanno che ho sempre avuto l’Inter nel cuore anche se sono andato via. Ho avuto qualche conversazione con i compagni, a loro ho detto la verità sul perché sono andato via e perché sono tornato. Spero di rimanere anche in futuro, per me l’Inter vale tutto. Adesso devo fare tutto il necessario, assieme alla squadra, perché l’Inter vinca e poi vedremo”.
Sul lungo infortunio di inizio anno: “E' stato più grave del previsto, era rotto il tendine del flessore: pensi sempre di poter tornare velocemente, avevo però la sensazione che le cose nona andassero bene. E' stata la prima volta per me in 13 anni: casa mia è come un ospedale, ho tutto per recuperare veloce. Ma non ci sono riuscito: sono andato al Mondiale, ho giocato l'ultima partita con due allenamenti in quattro mesi. C'era delusione, però mi sono detto subito che non ero al 100%: dovevo staccare per poi cominciare da zero”.