La Curva Nord si rinnova: "L'inizio di una nuova era"
La Curva Nord prova a svoltare pagina. Questa mattina sui vari canali social della tifoseria organizzata nerazzurra è stato diramato un nuovo comunicato: "E' l'inizio di una nuova era".
La Curva Nord annuncia una rivoluzione con un comunicato: “E' l'inizio di una nuova era”
A poche settimane dalla ripresa del campionato, la Curva Nord annuncia dei cambiamenti all'interno della propria conformazione. Stamattina, infatti, il gruppo di tifosi organizzati nerazzurri ha diramato un comunicato ufficiale che iniziava così: “L'inizio di una nuova era, un'unica bandiera che rappresenterà tutti noi e la nostra identità fin dalle origini: “CURVA NORD MILANO 1969”. A partire dalla gara interna con il Napoli tutti i gruppi di prima transenna si presenteranno dietro tale striscione". E' un annuncio che segna la fine di un'epoca, quella dei Boys San 69, storico gruppo organizzato che ha sempre fatto la parte del leone nel secondo anello verde di San Siro.
Curva Nord, le motivazioni del cambiamento: “Guardare al futuro e ripartire dopo lunghe riflessioni”
Nel comunicato diramato dal gruppo organizzato si leggeva tra le righe: “Tale cambiamento arriva dopo lunghe riflessioni in questo mese e mezzo senza campionato, dove tutti i gruppi che fanno parte della Nord hanno aderito per un obiettivo comune: cambiamento che dovrà saldare i nostri ranghi, coinvolgere più gente possibile in questo ”nuovo" corso. Il tempo degli equivoci e delle incomprensioni mettiamocelo alle spalle, che il nostro spirito battagliero sia d'ispirazione a tutti i frequentatori della NORD compresi anche quelli più moderati a scettici ".
La “rivoluzione” della Nord: un vero cambiamento o una riforma gattopardesca?
Una decisione del genere sicuramente può aver preso corpo alla luce degli ultimi fatti che hanno visto proprio la stessa Curva nel mirino delle polemiche. A fine ottobre, infatti, la Curva Nord aveva abbandonato il settore dello stadio a ricordo di un ex capo ultras ucciso in un agguato. Non solo: il gesto che ha diviso l'opinione pubblica è stato il fatto di obbligare tutti gli altri presenti nel settore a fare la stessa cosa sotto pressioni (ed anche minacce) dei vari tifosi ultras. Viene dunque da chiedersi se questa mossa può segnare una vera svolta oppure se sia solo una mossa di facciata per riconquistarsi la “maggioranza silenziosa” dei tifosi che occupano invece gli altri settori del Meazza. Inter-Napoli sarà dunque una partita con delle attese sia dentro che fuori dal campo.