Dopo settimane di silenzi assordanti Steven Zhang è tornato a parlare ai microfoni della Gazzetta dello Sport per spiegare a 360 gradi la situazione relativa all’Inter.

“Per il club dobbiamo sempre guardare non solo alla singola stagione e alla singola sessione di mercato, ma al progetto a lungo termine e in questo senso dare possibilità al club di recuperare dalle ripercussioni della pandemia. Per fare questo è assolutamente necessario contenere i costi e il mercato è una modalità di fare questo, di recuperare i milioni persi nelle scorse stagioni, e parliamo di milioni e milioni persi a causa della chiusura degli stadi e di attività commerciali che abbiamo dovuto interrompere. Per questa sessione, nello specifico, l’obiettivo è di ridurre i costi, costruire la squadra insieme all'allenatore, restare competitivi, e allo stesso tempo ottenere ricavi dal mercato".

Su Conte. “Con Conte erano differenti i punti di vista sulla situazione. Quello che non era fondamentale per lui, lo era per il club. E viceversa. Conte è un top coach, ma come presidente devo pensare alla solidità della società. Divorzio inevitabile, I nostri differenti punti di vista sulla situazione hanno portato alla separazione.”

Su Inzaghi. “Simone ha le qualità per tenere competitivo il nostro club. E’ un tecnico molto allineato con il club, si capisce parlandoci. Ha esperienza e si sposa bene con la nostra squadra. Spero che i tifosi gli concedano pazienza e supporto per continuare questo percorso vincente e rimanere competitivi”.

Sulle voci della cessione del club. “Non c’è stata alcuna offerta per l’acquisto del club. E d’altra parte noi cercavamo altro. In questa fase post pandemica non è facile trovare gruppi disposti a investire nel calcio, che è attualmente un sistema in cui si perdono molti soldi ogni anno”.

Sul mercato e le ambizioni. “C’è bisogno di un’ampia plusvalenza alla fine di questo calciomercato, ma vogliamo mantenere molto competitiva la squadra e tornare in Champions l’anno prossimo. Vincendo lo scudetto? Non è facile, ci puntano in 6-7 ogni anno. Godiamoci quello conquistato”.

Parole che sanno, inevitabilmente, di ridimensionamento. La palla passa a Marotta e Ausilio che dovranno essere in grado di fare i miracolo con il poco di cui avranno a disposizione, anche se - parola di Zhang - l’obiettivo è rimanere competitivi nella speranza di andare più avanti possibile nel palcoscenico internazionale.


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