Foto: profilo ufficiale Instagram Vecino
Foto: profilo ufficiale Instagram Vecino

Tutto è partito da lì. Da quel 20 maggio 2018 e da quel colpo di testa vincente contro la Lazio. Matias Vecino era arrivato all’Inter in estate insieme a Spalletti, con un obiettivo chiaro: riportare i nerazzurri in Champions League. Il 3-2 nello spareggio dell’Olimpico contro i biancocelesti è stato il primo passo di una crescita, proseguita poi con la seconda stagione consecutiva tra le grandi d’Europa dopo un altro brivido, in casa contro l’Empoli, e culminata con lo scudetto di Conte. Ma la presenza contro la Juventus potrebbe essere stata tra le ultime apparizioni dell’uruguaiano in nerazzurro, nel più classico dei cerchi che si chiudono.

Il futuro di Vecino è ormai scritto. Come riporta la Gazzetta dello Sport, l’ex Fiorentina non rientra nei piani della società e verrà messo sul mercato in estate al termine di un’annata molto complicata: solamente sette presenze in campionato, di cui le prime due (contro Torino e Bologna a cavallo tra fine marzo e inizio aprile) per pochi secondi nel finale. In mezzo anche la positività al Covid prima della partita contro il Sassuolo, nel match rinviato per il rischio di focolaio in casa Inter. L’infortunio al ginocchio, operato a luglio, ha compromesso il finale della scorsa stagione (poco più di venti minuti in campo nel post lockdown) e praticamente tutta quella attuale.

L’uomo del ritorno in Champions e del gol contro il Tottenham, che ha fatto impazzire i tifosi, con ogni probabilità saluterà l’Inter in silenzio dopo un anno e mezzo fuori dai radar. Contro la Roma il Mate ha riassaporato il dolce gusto di una maglia da titolare a San Siro: era successo l’ultima volta nel 4-2 al Milan, con la rete del pareggio dopo il sinistro vincente di Brozovic. Quello era un Meazza nerazzurro in estasi, come il 18 settembre 2018 contro il Tottenham. 

Tempi d’oro per Vecino e di crescita per l’Inter: il percorso è arrivato a compimento e Matias è pronto a salutare. L'Inter, dal canto suo, davanti ad una buona offerta non si tirerebbe indietro e non farebbe resistenza davanti alla partenza del centrocampista uruguaiano ma - va detto - che in assenza di acquirenti Conte non avrebbe problemi a valutare il centrocampo nerazzurro considerando anche l'apporto di Vecino.

Andrea Coppini


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