L'estate che verrà sarà un'estate ricca di incognite per l'Inter. Il club nerazzurro spera che il Consiglio FIGC di domani approvi il differimento delle scadenze delle mensilità arretrate, che concederebbe tempo per trovare il finanziamento fino a fine giugno (mentre è quasi impossibile che l'AIC dica sì al taglio di due mensilità), e verosimilmente si ritroverà a fare mercato con un budget ridotto e la necessità di pareggiare entrate ed uscite sia a livello economico che a livello di monte ingaggi.

Uno dei principali nodi è, ancora una volta, il portiere. Samir Handanovic ha vissuto una stagione che diventa da 6 solo per le grandi partite all'andata contro il Napoli e nel derby di ritorno col Milan. Per il resto, Handa è costato la Coppa Italia (erroraccio in uscita) e qualche punto, con un finale di stagione-horror: errori contro Spezia, Napoli (in coabitazione con de Vrij), Sampdoria e Juventus, con un surreale non-intervento sul tiro centrale e parabile (anche dopo la deviazione) di Cuadrado e un movimento che onestamente fatichiamo a capire. Handanovic, capitano che alzerà la coppa del 19° scudetto domenica prossima contro quell'Udinese che lo lanciò nel grande calcio, ha fatto tanto per l'Inter, ma sta anche iniziando a diventare un problema man mano che gli anni avanzano. Un'involuzione simile, per certi versi, a quella che ebbe Dida nel Milan e che andrebbe affrontata. Con un budget “infinito” e senza problemi extra-campo, l'Inter probabilmente avrebbe in rosa Juan Musso dall'anno scorso, a giocarsi la maglia da titolare con Handa e prepararsi per sostituirlo nel 2021-22. 

Le questioni economiche hanno impedito, però, l'investimento. E potrebbero impedirlo anche quest'anno, con Musso che si guarda attorno (Roma interessata) e l'Udinese che pensa ad Agustin Rossi (Boca) per sostituirlo. Nomi come Musso e De Paul appaiono difficili da raggiungere senza una cessione eccellente o formule fantasiose, e così Handanovic potrebbe essere il titolare anche nel 2021-22 e rinnovare di un altro anno (contratto che scade nel 2022), con la prospettiva di scalare a secondo solo nel 2022-23 e con buona pace di quei tifosi che sperano in un avvicendamento. Handa titolare, e l'incognita sul secondo: la pista più calda, al momento, porterebbe a un potenziale scambio col Verona tra Radu e Silvestri, col secondo che otterrebbe il meritato sbarco in una big e Radu che andrebbe a giocare in un club “amico”, che non ha riscattato Dimarco anche su richiesta del club nerazzurro. 

Silvestri potrebbe dunque sbarcare all'Inter in competizione con Handanovic, mentre il terzo portiere al 99,9% sarà Filip Stankovic: Padelli non rinnoverà e tornerà all'Udinese, e l'Inter crede moltissimo nel figlio d'arte e titolare della Primavera. Al punto di riservarsi un altro anno per riflettere sul futuro in porta, con Handa titolare e una soluzione di transizione per vedere se il giovane Stankovic può avere quello sviluppo “alla Donnarumma” che tutti si aspettano da lui. Nel futuro di Filip potrebbe esserci un anno da terzo, seguito da un prestito in A e dal rientro all'Inter per giocarsi un posto con quello che sarà il nuovo titolare nerazzurro. Ma forse, questo discorso è prematuro, vista l'imprevedibilità del calcio moderno…


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