Handanovic e le incertezze. L'Inter pensa al futuro col dubbio Radu
Handanovic torna a non-giocare, e Radu scalda la panchina
Handanovic, da due gare a questa parte, è tornato nell'incertezza più assoluta. Prima l'autogol che ha regalato il vantaggio al Napoli, mercoledì invece la svista decisiva sul vantaggio dello Spezia al tiro di Farias. Ma non è tutto: nonostante gli errori da scuola calcio dello sloveno, Antonio Conte non vede portiere al di fuori di Samir. Infatti, anche se i tifosi hanno palpitazioni ogni volta che lo sloveno è chiamato in causa, il tecnico dei nerazzurri fino ad oggi - contando i match di Coppa Italia - non ha mai preso in considerazione il giovane (si fa per dire, ndr) Ionuț Andrei Radu.
Il portiere romeno, relegato a panchinaro di Padelli, è sempre rimasto nel suo pur di guadagnarsi, sul campo, la prima chiamata con la maglia dell’Inter. Nonostante un bel curriculum con la maglia del Genoa nella parentesi ligure, Radu non è riuscito a far breccia nel cuore del tecnico salentino, tanto da diventare arruolabile per numero. Per il futuro però, nulla promette bene per il giovanissimo portiere della nazionale Romena. I nerazzurri, una volta presi in consegna i guantoni di Samir Handanovic - ormai sempre più vicino all'addio (difficile un rinnovo, ndr) - si troveranno davanti ad un bivio. Dare fiducia, nonostante un anno complicato, al 24enne romeno e reinvestire i guadagni su altre zone del campo oppure, cedere per l’ennesima volta l’ex Genoa e fiondarsi su un portiere giovane e azzurro. Che sia Cragno o Musso, fino a Meret e Silvestri: questi i nomi sul taccuino di Piero Ausilio per il futuro della porta nerazzurra. Senza dimenticare l'ei fu Brazao, acquistato per 6 mln e in prestito al Real Oviedo, che sembra finito nel dimenticatoio.