Fonte: Profilo Twitter Inter
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Radu, l'ex preparatore: “Giusto che vada alla Cremonese, ma l'Inter lo ha gestito male in questi mesi”

Andrei Radu la prossima stagione sarà lontano dall'Inter; gli ultimi aggiornamenti di mercato lo danno per quasi fatta in prestito alla Cremonese. Una soluzione che può farlo riscattare dalla figuraccia fatta nel recupero del 27 aprile con il Bologna. Una partita che difficilmente dimenticherà a seguito della papera costata di fatto il campionato all'Inter. Di lui ci ha parlato in esclusiva Gianni Piacentini, ex preparatore atletico del portiere rumeno ai tempi della Pergolettese, squadra di Crema militante in Serie C dove Radu ha iniziato la sua carriera da portiere in Italia. 

Gianni, cosa pensi della Cremonese neopromossa che vuole prendere in prestito Radu?

Ho sempre detto ad Andrei già da qualche anno che doveva tagliare il cordone ombelicale con l'Inter. Il motivo era semplice: avendo davanti uno come Handanovic aveva poco spazio. Lui però è innamorato dell'Inter e l'anno scorso era rimasto anche convinto da Conte. Il club però secondo il mio parere non l'ha gestito in maniera ottimale, non l'hanno tutelato pienamente. Mi riferisco agli anni precedenti in prestito: al Genoa Perin gli ha sbarrato la strada, idem poi a Parma Colombi e poi Sepe. L'Inter doveva intervenire in quelle situazioni”. 

Si è un po' arrugginito insomma?

Non dico ”arrugginito", perché mi sembra irrispettoso nei confronti di Andrei. Dico che alcune esperienze da maturare non le ha fatte, come per esempio ad Avellino. Di conseguenza l'errore di Bologna ha origini remote. Il ritorno all'Inter poi non gli ha fatto per niente bene, perché ha avuto zero spazio. L'estate scorsa poi s'iniziava a parlare del dopo Handanovic senza mai considerare il suo nome tra Musso ed altri. L'arrivo di Onana, inoltre, ha sancito definitivamente la sua inutilità nel progetto. A me dispiace molto perché fummo noi alla Pergo a portarlo in Italia. La sua famiglia, non conoscendo nessuno qua, si appoggiava a me. Ecco perché sono molto legato a Radu". 

Ma com'è lui di carattere? Sembra molto riservato….

Da come l'ho conosciuto è un bravo ragazzo, non posso che dire bene. Quando era qua (aveva circa 15 anni) sembrava un fenomeno. Era molto bravo sia tecnicamente che anche con i piedi. Quando quest'anno ha compiuto gli anni, gli ho mandato una delle mie foto che trovato di una serata in pizzeria con me, mia moglie e mia figlia e la sua famiglia. Fu una serata molto divertente. Gliel'ho mandata e mi ha ringraziato per questo”. 

Ora alla Cremonese dovrebbe essere il primo in assoluto, dato che Carnesecchi è in direzione Lazio…

Esatto non dovrebbero esserci intoppi. L'ultima volta l'ho sentito circa un mese fa. Non so che cosa abbia deciso, però penso che un ambiente di provincia senza pressioni come quello della Cremonese sia un'ottima soluzione per lui”. 

Pensi che l'errore di Bologna è stato solo un incidente o sarà una cicatrice inguaribile?

Inizialmente potrebbe essere una cicatrice, però c'è da mettere in questione un altro aspetto. In posizione era con Handanovic di giocare palla al piede questo l'ha condizionato. Se vai a rivedere era impossibile dare la palla a Dimarco sulla destra, per cui l'unica soluzione era lanciarla in avanti. Lui però non giocando quasi mai non gli è venuto in mente di farlo, anche perché con Handanovic in campo si è sempre fatto così. L'errore resta ed è grave, senza dubbio, però credo che l'esperienza a Cremona possa farlo riscattare”. 

Cosa ne pensa della Cremonese, questa squadra tornata in A dopo diversi anni?

Il club di adesso non è lo stesso dove ho allenato diversi anni fa. Ora è tutto radicalmente cambiato, ma l'ambiente è un ottimo ambiente, ideale per crescere giovani e senza pressioni. La società è sana, forte, economicamente potente. Il proprietario, il Sig. Arvedi, è un magnate dell'acciaio, che negli ultimi anni ha ingrandito enormemente il suo stabilimento. E' una cittadella industriale di fatto”. 

E' insomma una proprietà presente, al contrario di Suning…

La fortuna dell'Inter è avere due dirigenti bravissimi come Marotta ed Ausilio. Loro compensano magari delle lacune che la proprietà dimostra”. 

Tra l'altro ora Inzaghi ha rinnovato fino al 2024. Scelta giusta da parte dell'Inter?

Il rinnovo di Simone è importante. Ha fatto bene dopo gli addii della scorsa estate. Malgrado il secondo posto in campionato, la stagione è stata comunque positiva. E' uscito a testa alta agli ottavi di Champions, ha vinto poi due trofei”. 
 

E sul ritorno di Lukaku?

Una mossa strepitosa da parte della dirigenza, sia a livello finanziario che soprattutto tecnico. Sarà interessante vedere come si inserirà in squadra la prossima stagione”. 

 


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