Marotta: "Hakimi al PSG entro 24h, trasferimento doloroso. E su Lautaro..."
Marotta ufficializza, da Rimini e dall'evento per l'apertura del calciomercato, la cessione di Hakimi al PSG. Si chiuderà entro 24h, e l'ad nerazzurro fornisce anche dettagli sul mercato e sulle mosse future
Beppe Marotta parla dall'esterno del Grand Hotel di Rimini, e di fatto ufficializza la cessione di Achraf Hakimi per 70mln bonus compresi (60+10, dovrebbe essere questa la proporzione definitiva). Una cessione che non andrà a ricadere nel bilancio che si conclude proprio oggi, ma dovrebbe concludersi domani col possibile annuncio fissato per venerdì.
Ecco le parole di Beppe Marotta, che lanciano anche importanti indizi sul mercato: "Hakimi al PSG? Chiuderemo entro 24 ore. Si tratta di un trasferimento doloroso, ma come ad ho l'obbligo di interpretare le linee-guida della proprietà. Essere riusciti a trasferirlo solo con contropartita economica rappresenta una mosca bianca in questo momento di difficoltà per tutto il calcio. L'operazione-Hakimi ci permetterà di respirare un pochino. Vorremmo tanto non dover vendere altri giocatori, mantenendo così l'organico che ci ha dato tante soddisfazioni. Chi al posto di Hakimi? Lavoriamo in team, bisogna avere pazienza nel cogliere le opportunità che il mercato creerà. Non prevedo grandi movimenti in entrata per le big, per cui confermare un gruppo vincente sarà un punto di partenza importante".
Marotta formalizza anche la volontà di trattenere Lautaro, per cui si riaprirà la trattativa per il rinnovo col nuovo agente Camano, che aveva fatto intendere di essere pronto a rifiutare eventuali proposte: “Vogliamo tenere Lautaro e abbiamo aperto le trattative per prolungare il suo contratto. Lui e tanti altri sono giocatori giovani su cui punta l'Inter per il futuro. Non è una impresa facile in un mondo difficile come quello di oggi, però abbiamo l'obbligo di difendere il patrimonio storico di questo club. Dove non arrivano i soldi devono arrivare competenze, motivazioni, senza cui non si raggiungono gli obiettivi. Il mercato non è ancora entrato nel vivo, è normale che la società tenda a confermare tutti i suoi giocatori. Solo se qualcuno manifesterà l'intenzione di andare via si parlerà di cessioni”.
Si parla anche di Eriksen e Simone Inzaghi: “Eriksen? Vogliamo rispettare la sua privacy e tranquillità. Il medico Volpi è sempre in contatto e vogliamo ritrovare l'uomo prima ancora che il calciatore. Oggi non è il caso di pensare a cosa accadrà, l'importante è che ritrovi serenità e salute. Simone Inzaghi? Mi auguro sia l'erede di Conte in tutto e per tutto, nei risultati e nell’aspetto professionale. Con lui c’è confronto quotidiano, lo sente Ausilio 3 o 4 volte a settimana, io poche. Le vacanze penso le abbia fatte al telefono. Ha già dimostrato grande senso di appartenenza e grande voglia di lavorare per l'Inter”.
Parole chiare e col cuore di Beppe Marotta: Hakimi andava ceduto per l'input della proprietà sulla necessità di ridurre i costi ed effettuare un ampio attivo nel calciomercato. E ora la dirigenza italiana spera di non cedere nessun altro: la speranza è che non arrivino altri segnali negativi da Zhang, così da poter limitare il mercato in uscita ai soli esuberi/plusvalenze, e cercare occasioni in entrata per sostituire Hakimi ed effettuare quei due-tre ritocchi alla rosa necessari. Seppur a costo zero o quasi…