Niente Real, niente PSG: quale futuro per Antonio Conte?
26 maggio 2021. Sono passati sei giorni, eppure sembra una vita fa. Sei giorni fa Antonio Conte lasciava l'Inter, portata a vincere il 19° scudetto dopo un'annata storica: 91pti in 38 partite, solo tre sconfitte (Milan e Samp all'andata, Juventus a scudetto vinto) e 89 gol segnati. Una stagione da record per il club nerazzurro, che ha ottenuto il suo secondo punteggio di sempre in Serie A, e un sogno che si è trasformato in un incubo: dallo scudetto conquistato con quattro giornate d'anticipo, e dalla festa coi giocatori affacciati a San Siro per condividere il successo coi tifosi dopo la vittoria con l'Udinese, alla separazione.
Antonio Conte aveva lasciato perchè non condivideva i piani di ridimensionamento e cessione di uno/due big (Hakimi il prescelto, poi si vedrà) di Suning e dell'Inter stessa: ha lasciato con una buonuscita (7mln) e con tutto il suo staff, per un addio collettivo che sembrava presagire a una ripartenza immediata in un altro club. Una ripartenza che potrebbe anche non esserci. Antonio Conte era stato accostato insieme a Raul e Xabi Alonso al Real Madrid, che però ha sorpreso tutti: i blancos riprenderanno Carlo Ancelotti che lascia l'Everton, e ingaggerà nel suo staff Antonio Pintus, l'autore di quella preparazione che ha consentito all'Inter di correre a mille e ridurre gli infortuni (Sensi unica eccezione) ai minimi termini. Pintus, che era già stato al Real Madrid, tornerà nei blancos e questo è un altro segnale del possibile stop di Antonio Conte.
Le opzioni, per il tecnico leccese, sono infatti ridotte a… una. Il PSG, parola di Leonardo, ha confermato Pochettino e onorerà i due anni rimanenti nel contratto, e così resta solo il Tottenham. Una destinazione che, visto il recente flop di Mourinho e il crollo verticale degli Spurs nelle ultime stagioni, non stuzzica più di tanto Antonio Conte. Lo stimolo di vincere con un club “perdente di successo” sarebbe stato mitigato dalle voci sull'addio di Kane e dalla disorganizzazione del club, che traspare dai media e dei report sul Tottenham, ma anche dalla stessa serie Amazon sugli Spurs. Ecco perchè Antonio Conte potrebbe chiamarsi fuori per scelta dalla corsa alla panchina del club britannico, e prendersi un anno sabbatico.
Al momento il tecnico si trova al mare, a ricaricarsi e riprendersi dopo un'annata difficile dal punto di vista mentale e ambientale: l'assenza della proprietà Suning e l'assenza degli stipendi hanno fatto sì che Conte si trasformasse in una sorta di secondo amministratore delegato del club, mitigando i nervosismi della squadra e cementando il gruppo. L'addio all'Inter potrebbe portarlo ad un anno sabbatico, per vivere la sua famiglia (la piccola Vittoria cresce) e ripartire rafforzato nel 2022-23, dall'Italia o dall'estero.