Çalhanoğlu ai box, opportunità per Brozović , sarà pronto a riprendersi il posto e l'Inter?
L'infortunio del calciatore turco obbliga Inzaghi a puntare nuovamente sul croato, Marcelo deve assolutamente prendersi la squadra sulle spalle
Adesso tocca a Brozović. Con l'infortunio di Çalhanoğlu il croato dovrà tornare a dirigere l'orchestra nel centrocampo nerazzurro contro Fiorentina e Juventus. Marcelo ha già abituato l'ambiente a rinascite inaspettate, e questa volta è chiamato a ripetersi. La fenice è un animale mitologico in grado di rinascere dalle sue ceneri, il rendimento di Brozović in campo non è cenere ma poco ci manca, quindi il croato ora è chiamato a risorgere.
Abbiamo già descritto numerose volte l'andamento di Brozo nel corso di questa stagione, tra infortuni e indolenze il croato non ha minimamente inciso, lui che negli ultimi anni è stato la pietra angolare dell'Inter di Spalletti prima e di Conte poi. Ma in questa stagione Marcelo ha avuto una ricaduta, e il suo ruolo è stato ereditato da Çalhanoğlu che ha surclassato il croato sul piano della qualità e della continuità. Serve uno switch, da disaster, Marcelo deve necessariamente tornare in versione Epic.
Una situazione paradossale, fresco di rinnovo a cifre importanti e con la fascia al braccio, niente poteva andare storto. E invece come le rockstar che cadono quando sono all'apice, Marcelo è sprofondato nuovamente nell'oblio. Forse ha bisogno costantemente s di essere sotto pressione, forse Marcelo deve toccare il fondo per poter poi risalire. Il momento si presta a questa analisi, Brozo è ai minimi storici ed anche l'Inter naviga in bruttissime acque, quindi ora o mai più.
Inzaghi, che ci ha abituato a inattesi e spesso insensati colpi di teatro, dovrebbe schierare Marcelo con Hakan fermo ai box. Ci sarebbe anche la carta Asllani, la società ha chiesto allo staff tecnico di valorizzare al massimo il giovane albanese, ma il tecnico piacentino diversamente cederà a queste richieste. Brozović ha davanti a se due mesi per tornare ad essere il fulcro della squadra, per risorgere dalle sue ceneri come la fenice, lui che di risurrezioni in nerazzurro ne ha fatte già tante.
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