Simone Inzaghi, accontentato dalla società sul mercato con l’arrivo del difensore richiesto, Francesco Acerbi, si è presentato in conferenza stampa per parlare di quella che non è mai una semplice partita: il derby di Milano.

Questi i temi toccati dal tecnico piacentino:

MILAN CAMPIONE IN CARICA – “Il Milan è una squadra molto forte e saranno fondamentali i duelli individuali. Sappiamo tutti cosa rappresenta un derby per la società ma soprattutto per i tifosi. La squadra ci arriva bene, ha recuperato energie mentali e fisiche dalla positiva partita di martedì, sarà un match per noi molto importante".

DERBY DELL’ANNO SCORSO - "L'anno scorso ne abbiamo giocati tanti di derby, l'ultimo lo abbiamo vinto 3-0 e ci ha permesso di vincere un trofeo importante. Certo, sappiamo quello che è successo nel derby di ritorno di campionato, ma un derby non ha bisogno di motivazioni extra per essere caricato. Tutti hanno voglia di giocarlo. Si incontrano due squadre forti, con i propri principi di gioco. Sarà una partita molto equilibrata, dove saranno fondamentali gli episodi. Dovremo essere bravi a indirizzarli dalla nostra parte e a non commettere errori. I derby dello scorso anno sono stati tutti equilibrati e giocati bene, serve grandissima personalità e so che la mia squadra ne possiede parecchia. Servirà cattiveria e determinazione perché sono partite molto sentite".

MERCATO - "È l'Inter che mi piace, la società ha lavorato molto bene, riuscendo a non cedere giocatori importanti sapendo che c'erano dei paletti economici da rispettare. Le sessioni fatte con me allenatore sono state tutte positive a livello finanziario e la squadra è competitiva, come dimostrato l'anno scorso e come dimostreremo sicuramente quest'anno".

LUKAKU - "Ci dispiace averlo perso e speriamo di recuperarlo prima della sosta. Ci vorrà un po' di tempo, ma il nostro staff medico sta facendo di tutto per mettercelo a disposizione il prima possibile. Ogni squadra deve essere pronta ad affrontare diversi infortuni".

FORZA DELL’INTER - "Il campo dirà se è la squadra più forte che io abbia mai allenato. Sicuramente il mercato fatto è stato molto intelligente, sia con giovani che con giocatori esperti che potranno darci un grandissimo aiuto da qui alla fine".

CRITICHE - "L'ho già detto dopo la partita con la Cremonese, si è parlato tantissimo della partita persa con la Lazio perché siamo l'Inter e le nostre sconfitte fanno discutere, ma comunque abbiamo nove punti in quattro partite. Possiamo sicuramente migliorare e cercheremo di farlo di partita in partita".

ACERBI - "Ha tantissima esperienza, ha già lavorato con me, conosce i metodi miei e del mio staff. È un giocatore nel giro della nazionale e sarà di grande aiuto, può fare sia il centrale sia il braccetto, poi sarà utile anche al di fuori del campo come lo è stato Ranocchia. Andrea ci ha dato una grande mano in certi momenti della stagione, è stato preziosissimo per i nostri successi".

BASTONI - "Manca l'allenamento di oggi e il risveglio muscolare di sabato mattina. Bastoni non era al meglio già prima della Cremonese, aveva avuto un rialzo febbrile, però mi aveva dato disponibilità, anche se io ho preferito fare altre scelte. In questi due giorni ha avuto ancora un'indisposizione, ma oggi tornerà in gruppo e dovrò valutarlo. Come dovrò fare in attacco: senza Lukaku, saranno in tre, Lautaro gioca visto che è rimasto in panchina all'inizio contro la Cremonese, quindi dovrò scegliere il suo partner sapendo che Correa ha fatto benissimo e ha segnato, Dzeko ha fatto come sempre un lavoro straordinario e mi è dispiaciuto che non abbia segnato. Anche sulle fasce devo scegliere: spero che Bastoni possa essere arruolabile, saremo 19 giocatori di movimento più tre portieri".

GOSENS - "Il giocatore è al 100 per cento nel progetto Inter, questo non è in discussione. L'anno scorso è rimasto fermo sei mesi e sta lavorando con grande voglia. In questo momento sto preferendo farlo entrare a partita in corso. Domani vediamo: posso scegliere tra lui, Dimarco o Darmian".

CONTROMOSSE DERBY - "Noi analizziamo le partite di volta in volta, però penso che la differenza in partite del genere la facciano l'atteggiamento e le motivazioni. Siamo la stessa squadra che l'anno scorso è rimasta otto partite senza prendere gol. La condizione deve sicuramente crescere e poi quando si subisce gol non starei a parlare solo dei tre difensori, ma dell'atteggiamento difesivo dell'intera squadra".

RANCORI PER LA FESTA SCUDETTO MILANISTA - "Ognuno fa quello che ritiene opportuno e quello che vuole. Io ricordo con piacere le due serate con i due trofei davanti ai nostri tifosi e l'abbraccio del nostro pubblico all'ultima giornata, quando ci hanno applaudito per la stagione fatta nonostante la non vittoria del campionato".

FAVORITA SCUDETTO - "Si sono rinforzate tutte le nostre avversarie e abbiamo visto quanto sia difficile vincere. Partite sulla carta facili non si sono dimostrate tali: siamo sette squadre competitive, tutte quante con un obiettivo in testa, vincere. Una soltanto potrà farlo, le altre dovranno dividersi le posizioni che contano".

 


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