Italinter: il capolavoro di Beppe Marotta
Dal suo approdo all'Inter, Beppe Marotta ha puntato su giovani azzurri in grado di portare i nerazzurri alla vittoria
Stagione 2018/2019. Luciano Spalletti siede sulla panchina nerazzurra e Mauro Icardi indossa la maglia numero 9 dell'Inter. La Juventus è la squadra più forte d'Italia, può contare nel suo organico un campione del calibro di Cristiano Ronaldo. La distanza in classifica tra le due compagini è ampia. Sembrano passati secoli, ma nel giro di due stagioni la squadra meneghina è riuscita a ribaltare completamente le gerarchie. Il protagonista assoluto di tale capolavoro è Beppe Marotta. L'ex juve, approdato a Milano proprio a seguito della risoluzione consensuale con i bianconeri, ha rivoluzionato la squadra. Ha sostituito il tecnico toscano con Antonio Conte, Icardi per Lukaku. Ma un aspetto spesso sottovalutato del suo lavoro in Viale della Liberazione, è l'elevato numero di giocatori italiani aggiunto nella rosa dell'Inter.
Nelle sue prime uscite da amministratore delegato , Marotta ha sottolineato la voglia di ridurre il gap contro i torinesi. In un intervista rilasciata ai microfoni di Sky ha dichiarato: “ Come si colma? Non facendo proclami che non hanno concretezza ma con cultura del lavoro e senso di appartenenza. "In questo piccolo estratto di intervista, il dirigente ha evidenziato l'importanza del senso di appartenenza alla maglia . L'attaccamento ai colori proviene soprattutto dagli italiani. Più azzurri ci saranno in rosa, maggiori saranno le probabilità di arrivare alla vittoria.
Il pensiero marottiano ha trovato seguito nei fatti. Nella stagione 2019/2020 e 2020/2021, sono stati diversi i giocatori italiani che hanno vestito la maglia dell'Inter. Nella prima annata contiana erano presenti 13 italiani (Gagliardini, Sensi, Ranocchia, Politano, Di Marco, Barella, Padelli, Esposito, D'Ambrosio, Biraghi, Berni, Candreva e Bastoni), nella stagione corrente invece il numero si è ridotto a 9 (si sono aggiunti alla lista Darmian e Pinamonti ). Lo zoccolo duro nazionale è destinato ad aumentare ulteriormente. Viste le difficoltà economiche sofferte da Suning e di conseguenza dall'Inter, il rientro di Di Marco alla base pare altamente probabile. Nonostante le numerose difficoltà, migliorarsi è d'obbligo. L'esperienza veronese ha reso il giovane esterno uno dei prospetti più prolifici del nostro campionato. Il suo bottino stagionale è pari a 5 gol e 5 assist . Un suo riacquisto permetterebbe a Conte di sopperire alla ormai certa partenza di Young . Altro possibile rientro è quello di Lorenzo Pirola. Il giovanissimo centrale difensivo è fresco dell'esperienza a Monza, in Serie B, scendendo in campo per 12 partite. La partenza di Ranocchia e, probabilmente quella di D'Ambrosio, sono legate alla strategia di taglio dei costi messa in atto da Steven Zhang. L'impiego del centrale permetterebbe di risolvere in meri termini numerici (almeno momentaneamente) la partenza di uno dei due difensori. Ma se parliamo di italianità, Nicolò Barella incarna al meglio lo spirito nazionale dell'Inter. Non a caso, è stato scelto come il possibile futuro erede di Samir Handanovic. Il centrocampista sardo è l'emblema del progetto di Marotta, dirigente capace di ribaltare in pochi anni le gerarchie del campionato.
Francesco Tagliagambe