Florentino Perez: "La Superlega nasce per salvare il calcio, vi spiego come"
Florentino Perez parla per la prima volta dopo due anni. Lo fa in quella che è la sua prima intervista da presidente della Superlega, creata da 12 club (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Man City, Man Utd, Tottenham, Atletico, Barça, Real, Inter, Juventus e Milan) in alternativa all'attuale Champions League: una scelta che ha generato polemiche e minacce di squalifiche e sanzioni da parte dell'UEFA, ma che viene spiegata dal presidente del Real Madrid come salvifica per il mondo del calcio. Di seguito le parole di Florentino Perez, in una lunga intervista rilasciata a "El Chiringuito de Jugones", trasmissione spagnola condotta da Josep Pedrerol che ha guadagnato grande visibilità per le sue anticipazioni sul futuro juventino di Cristiano Ronaldo nel 2018.
LA NASCITA DELLA SUPERLEGA - "I grandi club di Inghilterra, Spagna e Italia si sono trovati di fronte alla ricerca di una soluzione per ovviare ai problemi economici e alla situazione che sta colpendo il calcio. Solo i 12 club sopraccitati hanno perso circa 5 miliardi con la pandemia, che ha amplificato problematiche già esistenti, il Real Madrid è passato da 900mln di ricavi a neanche 600, perdendo circa 400mln se consideriamo anche il finale della stagione. I problemi sono quando non ci sono entrate, e in questo caso abbiamo pensato che la soluzione più interessante fosse fare partite più interessanti e attrattive. Siamo giunti alla conclusione che l'unica soluzione fosse fare una Superlega tra i grandi club, così da consentirgli di sfidarsi più volte, massimizzare i ricavi e recuperare le entrate che erano state perse. Sono nel calcio da vent'anni, sono un esperto e per questo mi hanno scelto come presidente. Il calcio deve evolversi, come tutti noi e come tutto nella vita. Deve adattarsi ai tempi e all'attuale situazione, col dominio dei social. Il modello attuale sta allontanando i giovani da questo sport, i match annoiano e io stesso fatico a vedere alcune partite: i giovani preferiscono i videogiochi, guardare serie tv e svagarsi con altre app piuttosto che pensare al football. Ci sono troppe partite di scarsa qualità. Un gruppo di club ha capito che bisogna rivoluzionare e rendere più attrattivo il calcio mondiale. La Champions League attuale sta perdendo interesse di anno in anno, e va cambiata. Deve cambiare tutto, e noi abbiamo creato la Superlega per questo. Siamo qui per salvare il calcio, che sta morendo. Un Real Madrid-Manchester o un Barça-Milan possono attirare i giovani più delle partite dell'attuale Champions, che diventa davvero attrattiva dai quarti di finale. Il mondo intero e gli investitori, televisivi e non solo, ci chiedono di cambiare".
IL FORMAT - "Non è una lega chiusa, come dicono. Ci saranno 15 club fondatori, che per il momento sono 12 ma aumenteranno, e cinque società che potranno qualificarsi tramite il merito sportivo e le loro prestazioni nelle singole annate. Siamo aperti alla meritocrazia, ma non possiamo accontentare 50 club. Torneo per ricchi? Vincendo la Champions si guadagnano 120mln dall'UEFA, noi daremo 400mln o poco meno solo per la partecipazione: generando questa quantità di denaro, tramite il calciomercato o i contributi di solidarietà, si salverà il calcio in generale. I piccoli club devono ricordarsi che, purtroppo per loro, la loro sopravvivenza dipende dai grandi club, che vanno a redistribuire i fondi e i ricavi a raggiera sulle altre società. La nostra idea è quella di partire il prima possibile, nel mese di agosto. La UEFA si arrabbia e minaccia, ma noi abbiamo ribadito in ogni comunicato la volontà di trattare e discutere con loro su come modificare il calcio: proponiamo la Superlega come soluzione, loro stavano lavorando a un altro formato che è totalmente privo di senso: personalmente non l'ho capito, e come me altri presidenti. E in ogni caso non possiamo permetterci di aspettare il 2024, perchè allora il calcio potrebbe essere morto: dobbiamo salvarlo ora, immediatamente, quanto prima, perchè sta morendo. L'UEFA e la Liga, invece di criticarci, dovrebbero essere più trasparenti: l'UEFA ha un monopolio, ma come Tebas e la Liga non deve sentirsi padrona del calcio, che è dei tifosi. La Superlega, secondo noi, è il meglio per il calcio".
LE MINACCE DELL'UEFA - “Nessuna delle cose che sono state dette succederà. Non verranno bloccati i Nazionali, non verremo esclusi dalla Champions League, non verremo esclusi dai campionati. Semplicemente non può succedere, non ci sono basi legali o giuridiche per farlo e siamo molto sicuri che nulla di questo possa capitare. Aggiungo che l'UEFA dovrebbe essere più trasparente: conosco nei dettagli il salario di Lebron James dall'altra parte del mondo, ma non so nulla sullo stipendio dei dirigenti UEFA. L'UEFA ha già un'immagine poco gloriosa nella storia del calcio, ci nsono stati tanti scandali... Invece di minacciare, dovrebbe pensare a cambiare. Le parole di Ceferin sono inaccettabili, non ci si può rivolgere così a un presidente di un grande club come Andrea Agnelli. In un'Europa democratica non può accadere. Il calcio deve cambiare e non può farlo con quella Champions League che hanno proposto o con competizioni delle nazionali che nessuno capisce o conosce. La Superlega deve partire quanto prima e parleremo con l'UEFA affinchè accada: se non sarà nel 2021, potrebbe slittare di un anno e iniziare nel 2022, magari con una seconda divisione da strutturare. Tratteremo con l'UEFA e non andremo a dire ”Superlega o nulla", ma non transigiamo su una cosa: dobbiamo autodeterminarci e autogovernarci come nell'Eurolega di basket, dividendo il denaro tra tutti e non dovendo rendere conto a nessuno. Non è una battaglia per il denaro, ma per il calcio. Dobbiamo salvarlo ed è una nostra responsabilità".
LA SUPERLEGA E I CAMPIONATI - "Non finiscono i campionati e non li abbandoneremo. Sono il fulcro del calcio, chi dice che li lasceremo lo fa sapendo di dire una stupidaggine. Vogliamo giocare i campionati nel fine settimana e la Superlega nell'infrasettimanale, sostituendola alla Champions. Nel basket si giocano campionato ed Eurolega e non succede nulla, tutti giocano al massimo e coi migliori elementi: le due competizioni possono convivere in un calcio che deve recuperare attrattività tra i giovani, e staccarli dai tablet. Si deve cambiare perchè l'attuale Champions è piena di squadre modeste ed è interessante dai quarti. Con la Superlega avremmo cinque grandissime partite al martedì e cinque al mercoledì, sarebbe incredibile. Il PSG ha detto no? Siamo noi a non averlo mai contattato! Il no del Bayern? Se diranno no, come sembra dalle parole di Rummenigge, ce ne faremo una ragione. Vogliamo salvare il calcio, lo spiegheremo e lo ribadisco: la Superlega è la modalità giusta per sopravvivere. Ci saranno VAR, Fair-Play Finanziario e un tetto salariale al 55% del fatturato. Nessuno dei giocatori ha paura, sanno anche loro che il calcio così non può continuare: ci sono troppe partite di basso livello, troppe soste e troppi match privi di senso. La Superlega non sarà il solo trofeo sovra-nazionale: Belgio e Olanda stanno studiando la BeNeLiga, i paesi scandinavi la Nordic League e gli ex paesi sovietici un loro torneo: tutti inseguono la stessa cosa, massimizzare i ricavi e alzare il livello competitivo".