Hakan Calhanoglu, parla l'ex fitness coach della Turchia Carlo Nicolini: "Sorpreso del passaggio all'Inter. Dovrà sudarsi il posto da titolare" - ESCLUSIVA
Nella giornata di oggi è stato messo a segno un colpo a sorpresa da parte di Marotta e Ausilio che si sono aggiudicati il centrocampista turco svincolatosi dal Milan Hakan Calhanoglu.
Prima di parlare dell'argomento del giorno, il passaggio di Hakan Calhanoglu che Lei ha allenato in Turchia, qual è il suo pensiero sul nuovo allenatore dello Shakhtar De Zerbi?
“Siamo felici di aver scelto Roberto de Zerbi perché la sua visione del calcio è in linea con la nostra. Vogliamo giocare un calcio propositivo puntando su giovani talenti per farli crescere e tornare vincere. Spesso ci siamo riusciti ma l'ultima stagione ha vinto la Dinamo Kiev e con De Zerbi vogliamo tornare alla vittoria. De Zerbi era seguito da moltissimi club e siamo felici che abbia scelto noi anche perché sposa a pieno la filosofia del club. Ci aspettiamo una stagione di alto livello.
Passiamo al suo ex giocatore, è rimasto sorpreso dal passaggio di Hakan dal Milan all'Inter?
“Devo dire di essere stato molto sorpreso del passaggio di Calha all'Inter soprattutto per la tempistica a mio avviso sbagliata. La partita tra Turchia e Svizzera non era ancora finita ed Hakan era praticamente già su un aereo privato. Sono rimasto sorpreso anche dalle notizie economiche visto che l'offerta dell'Inter non è stata molto più alta di quella dei rossoneri quindi avranno pesato sicuramente altri aspetti. Al Milan sarebbe stato al centro del progetto mentre all'Inter ci sono tanti campioni ma anche per la triste vicenda di Eriksen puo ritagliarsi spazio ma sicuramente dovrà sudarsi la titolarità. La scelta è ovviamente rispettabile, probabilmente non era soddisfatto al Milan. Avrà voluto accelerare i tempo per fare un po' di vacanza dopo la delusione degli europei".
Calhanoglu ha disputato con la sua nazionale degli Europei sotto tono, hanno pesato le voci di mercato?
“La Turchia è stata la vera delusione di questo europeo, sia per il valore dei singoli che per il gruppo coeso che aveva fatto molto bene nelle qualificazione ma le tre partite sono state tutte toppate. Era difficile fare risultato con l'Italia ma le altre due le dovevi vincere o almeno giocarle in un altro modo. Credo che le sirene del mercato abbiano influenzato le prestazione di Hakak e compagni. C'è una sorta di processo mediatico in Turchia per i giocatori al centro di trattative di mercato. Hakan ha deluso così come altri giocatori al centro di trattative di mercato come Yazici e Cengiz Under. Lo staff ha sbagliato probabilmente perché non è riuscito ad isolare il gruppo.”
Che ricordo ha di Hakan giocatore?
“Hakan è un giocatore molto forte. Ha una buona velocità e una grande resistenza atletica. Ha una facilità di calcio come pochi altri giocatori e una potenza di tiro senza eguali. Mi aspettavo infatti potesse fare molti più gol al Milan per queste sue caratteristiche. Lui deve trovare una certa posizione in campo perchè da esterno non ha il guizzo mentre da 10 riesce a essere importante per la visione di gioco e per come vede i movimenti dei compagni. È un 10 moderno. Non con una tecnica sopraffina ma tra quantità e qualità può fare la differenza"
Da esterno a trequartista ma nell'Inter dovrà giocare nel 352, lo vede come mezzala?
“In linea di massima si ma dipende da chi saranno gli altri due centrocampisti, Barella può aiutarlo nella fase difensiva in quanto fortissimo nelle due fasi ma il centrale deve essere un mediano puro per garantire un grande equilibrio. Hakan può fare il terzo di centrocampo se trova una buona sintonia con i i compagni di reparto perché lui è comunque molto offensivo e non propenso alla fase difensiva. Anche gli esterni dovranno essere bravi a difendere ma soprattutto il centrale deve essere un mediano di posizione per favorire le giocate strette in cui Hakan eccelle. Per lui sicuramente poter servire due punte e non una sola sarà l'occasione per far vedere le sue qualità di assist man visto che avrà il doppio dei movimenti dagli attaccanti e di conseguenza il doppio delle giocate."
Pensa che potrà imporsi da titolare?
“Dipende da lui e dalla sua voglia di mettersi in gioco. Eriksen è stato bravo a lavorare anche da riserva, Hakan se non partisse dal primo minuto potrebbe soffrire la panchina avendo sempre giocato titolare ma all'Inter con tutti i grandi giocatori dovrà sudarsi il posto e dovrà allenarsi duramente credo che sia consapevole del rischio e deve dimostrare che ha le possibilità di potersi imporre anche in una squadra di campioni come quella nerazzurra."
Hakan è un giocatore molto umorale, crede che soffrirà il derby?
"Calha soffrirà sicuramente il derby perché credo che sarà fischiato bisogna però capire se saprà reagire o se si farà sovrastare e ne subirà le conseguenze. Ha però ormai una certa età e non è più il ragazzino arrivato giovane al Milan. Adesso conosce l'Italia e la lingua e ha una maturità superiore credo che debba consacrarsi. Se dovesse sbagliare il primo anno non è detto che l'Inter lo voglia aspettare come ha fatto il Milan. I contratti hanno una validità ma nulla è assicurato e deve dimostrare di meritarsi quel posto."
Qual è il più bel ricordo che ha del periodo passato insieme nella Turchia?
“Abbiamo bei ricordi. Dovevamo rifondare una nazionale vecchia e abbiamo chiamato molti giovani. Calha nonostante l'età aveva già fatto qualcosa di importante in Germania ed è stato importante per la nostra crescita. Ricordo che era molto bello poter parlare in italiano con un ragazzo turco e poi con lui abbiamo fatto anche dei risultati importanti.”
Scommetterebbe su una grande stagione di Calhanoglu?
“Non so se ci scommetterei al 100 percento perché ho un piccolo dubbio sul suo inserimento in una squadra con così tanti campioni che arriva dalla vittoria in campionato. Ha bisogno di sentirsi importante e sentirsi leader perchè quando ci sono stati questi presupposti ha sempre fatto bene mentre all'Inter potrebbe soffrire la tanta concorrenza. Questo ruolo al contrario può anche fargli bene per sgravarlo dalle responsabilità per cui sono fiducioso che con le qualità tecniche e con la maturità raggiunta ha tutte le carte in regola per fare bene. Con la speranza di non incontrarvi di nuovo in Champions.”
Intervista realizzata da Luca Mercuri