L’Inter è sempre più vicina alla conquista del diciannovesimo scudetto dopo un’astinenza durata 11 anni. La matematica dice che mancano ancora 4 punti ma una vittoria a Crotone e un eventuale pareggio dell’Atalanta in casa del Sassuolo consentirebbe ai nerazzurri di laurearsi campioni d’Italia già domenica pomeriggio.

Lo scudetto è già apparecchiato, manca solo il colpo del KO ma nelle ultime partite sta mancando l’apporto in zona gol del Supermassimo Romelu Lukaku.

Il belga sta vivendo una stagione strepitosa con 21 reti messe a referto nella sola Serie A ed è stato eletto MVP del mese di Febbraio, mese nel quale - grazie ai suoi tre gol e due assist arrivati contro Lazio e Milan - ha consentito ai nerazzurri di sorpassare prima, e di allungare poi, sui cugini rossoneri campioni d’inverno.

Nelle ultime partite si è però inceppato il killer instinct del gigante in maglia numero 9 che non ha trovato la via del gol nelle ultime 4 partite. Le vittorie ai danni del Cagliari e Verona sono arrivate grazie alle reti del gregario Darmian, e nei due pareggi di Napoli e La Spezia hanno timbrato il cartellino Eriksen e Perisic. Romelu si è fatto notare in negativo per una mancanza di freddezza sotto porta; emblematico l’errore contro lo Spezia quando trovandosi di fronte il solo Provedel non è riuscito né a concludere a rete né a dribblare l’estremo difensore spezino.

Un fisiologico calo di forma per un giocatore della stazza di Lukaku è più che normale, soprattutto se si considera che in campionato ha saltato solo l’andata contro il Parma per infortunio ed è partito titolare ben 29 volte su 32, giocando quasi sempre tutti e 90 i minuti.

A Crotone potrebbe essere concessa a Romelu una giornata di riposo dando spazio quindi a Sanchez che in questa stagione è stato schierato titolare quasi sempre ai danni di Lautaro Martinez. Il Cileno e l’Argentino, nelle poche uscite da partner d’attacco, hanno dimostrato di formare un duo altamente efficace regalando a Barcellona (nella scorsa Champions) una prestazione di coppia spettacolare (inutile però ai fini del risultato).
Il Cileno è partito titolare l’ultima volta nella gara contro il Cagliari, mentre ha giocato da subentrante le ultime tre partite mostrando uno stato di forma ottimale.

Antonio Conte, però, in quasi due anni non ha mai rinunciato al suo centravanti, schierandolo anche in condizioni fisiche precarie ed è probabile che anche a Crotone non vorrà farne a meno.
Lo stesso Lukaku, nonostante l’evidente flessione, non vorrà certo riposare nelle prossime partite. 
L’ex United vuole mettere la sua firma sulla gara scudetto dopo aver macchiato due anni strepitosi con l’autogol in finale di Europa League che ha consegnato la coppa al Siviglia e con la “parata” su Sanchez nel match contro lo Shaktar che ha impedito ai nerazzurri di sbarcare agli ottavi di Champions League.

Big Rom, leader tecnico ed emotivo di questo gruppo, meriterebbe di siglare la rete decisiva per la vittoria del campionato per quello che è stato il suo apporto ai nerazzurri da quando è arrivato a Milano.

Non resta che aspettare le prossime gare per vedere le scelte di Conte e capire chi metterà la firma sull’eventuale scudetto ma qualsiasi sia l’esito a Lukaku bisognerà dire soltanto grazie.

 

Luca Mercuri


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