Inter, con Marotta l’unica cosa da ridimensionare è la parola “ridimensionamento”
Lo si ripete da settimane: l'Inter deve chiudere il mercato con un attivo di 80 milioni e abbassare il monte ingaggi del 20% circa. Per rispettare questi doveri, i nerazzurri dovrebbero andare incontro ad un ridimensionamento piuttosto pesante.
Ma non per forza quando alla guida c'è una persona come Beppe Marotta.
Stando alle notizie legate al mercato dell'Inter emerse fino ad oggi, il dirigente nerazzurro starebbe lavorando per le cessioni di un solo big (Lautaro o Hakimi) e degli esuberi, in modo da risanare il bilancio e regalare qualche rinforzo - due o tre massimo, per essere chiari - ad Inzaghi. Banalmente nella stagione 2019/2020 l’Inter, senza Hakimi, ha fatto una finale di Europa League ed è arrivata ad un punto dalla Juventus in campionato, pur giocando con Candreva titolare.
In effetti, di ridimensionamento si tratta. Ma dei costi, non della competitività. Abbassare le spese non equivale per forza ad una perdita di competitività se operi in maniera intelligente. E riguardo a questo - potrebbe deludere qualcuno - l'Inter ha in casa il numero uno.
E lo sta già ampiamente dimostrando: già il fatto di riuscire - se dovesse riuscirci - a far a meno di un solo big a fronte delle dirittive impartite da Zhang, è un capolavoro. Inoltre, Marotta è vicino a chiudere per la cessione di Joao Mario a titolo definitivo - alleluia - per 8 milioni (vedi articolo). Nel frattempo, è in trattativa con il Cagliari per scambiare Vecino, Nainggolan - alleluia X2 - e due/tre giovani per Nandez (https://www.calciomercatointer.eu/news/462092144134/inter-si-lavora-con-il-cagliari-per-nandez-la-situazione).
Per di più, notizia di oggi, l'Inter avrebbe trovato l'accordo con Filip Kostic, ottimo profilo (https://www.calciomercatointer.eu/news/292440935942/dalla-germania-accordo-tra-inter-e-kostic-i-dettagli-della-trattativa). Non è stata ancora presentata nessuna offerta ma i dirigenti nerazzurri potrebbero far forza sul gradimento che ha il Francoforte nei confronti di Lazaro e sfruttare le cessioni dei giocatori citati in precedenza.
In conclusione, come primo obiettivo se parità Hakimi, c'è anche Emerson Royal, il cui agente ha avuto quest'oggi un incontro in sede con la dirigenza nerazzurra. Colpo che potrebbe essere finanziato dalla possibile cessione di Perisic, che - ancora nulla di concreto - piace in Bundesliga.
Dunque, facendo riferimento a ciò detto sopra, dove starebbe questo grande ridimensionamento? Da quando l'addio di un solo big e le cessioni di più esuberi significa passare dal giocare per lo scudetto, al essere da quinto posto? Anche con l'uscita di un top player - dal momento che ce ne sono altri 6/7 in squadra, mica pochi - insieme a quelle di alcuni degli esuberi, e aggiugendo qualche innesto - anche se non si tratta di gente come Mbappé - , il valore della rosa, più o meno - forse più meno che più, ma di poco -, rimarrebbe identico a quello di questa stagione.
In sostanza, quando a capo della dirigenza c'è uno come Giuseppe Marotta a ridimensionarsi non è la squadra ma, semmai, la parola 'ridimensionamento'.