Argentina, Brasile, Uruguay: tutto sul viaggio sudamericano di Baccin
Le missioni degli osservatori attirano sempre l'attenzione dei tifosi e scatenano voci e sogni di mercato. A maggior ragione quando a muoversi è nientemeno che il braccio destro e uomo di fiducia del direttore sportivo e/o responsabile delle trattative: è successo esattamente questo in casa-Inter, con una missione esplorativa di Dario Baccin (vicedirettore sportivo) in Sudamerica per visionare e fare il punto su vari talenti. Un autentico viaggio nel continente del fùtbol che ha toccato e/o toccherà Argentina, Brasile e Uruguay, non lesinando destinazioni a sorpresa e giocatori meno conosciuti (al grande pubblico) di quello Julián Álvarez che scalda le fantasie di moltissimi club.
ARGENTINA: SULLE TRACCE DELL'ARAÑA - L'obiettivo principale dell'Inter e della missione sudamericana di Dario Baccin è proprio lui, Julián Álvarez. Attaccante classe 2000 che per movimenti e personalità ricorda molto il Lautaro Martinez del Racing, l'Araña ha trascinato a suon di gol (17 in 19 gare) il River Plate alla vittoria nella Superliga Argentina, l'unico trofeo che mancava nella gestione-Gallardo, che ha consentito di sfatare un tabù che durava dal 2014 e della vittoria griffata Ramon Diaz. Álvarez, attaccante dal fisico minuto (1.70m) e dalla tecnica da trequartista che ha segnato gol da cineteca, in Europa e nell'Inter potrebbe ricoprire proprio la posizione di Lautaro, seconda punta che può agire anche da nove. Per questo l'Inter lo segue, nell'ottica di un futuro senza Sanchez, che richiederebbe proprio un giocatore con le sue caratteristiche, già facente parte dell'Albiceleste. Il River, forte di un enorme interesse (15 club l'hanno visionato), chiede 20mln per cedere la sua stella.
La sua situazione contrattuale è decisamente particolare: ha il contratto in scadenza a fine 2022, coi MIllonarios che vorrebbero cederlo a gennaio trattenendolo in prestito fino al 30 giugno, ovvero per la fase a gironi della prossima Libertadores. Da un lato c'è questo scenario, dall'altro un possibile rinnovo annuale per evitare brutte sorprese e/o offerte al ribasso: il River vorrebbe convincere Julián a prolungare fino al 31 dicembre 2023, con un leggero ritocco dello stipendio e la promessa di cederlo a 20mln. Uno scenario già visto l'anno scorso, con Gonzalo Montiel: rinnovo del contratto in scadenza a febbraio, cessione estiva per 10mln bonus compresi al Siviglia. Nel mentre, l'Inter osserva Julián Álvarez: Baccin era al Gigante de Arroyito per assistere al 2-2 tra Rosario Central e River, gara nella quale l'attaccante ha sfiorato un eurogol e ha ceduto la scena ad un altro gioiello dei Millonarios, Agustín Palavecino (doppietta).
BRASILE: ABNER VINICIUS PER LA SINISTRA? - Il viaggio è poi proseguito in Brasile. Baccin ha assistito alla finale di Copa Libertadores vinta dal Palmeiras (2-1) sul Flamengo dell'ex Gabigol, e domenica si è concentrato su un giocatore che era stato segnalato dagli scout nerazzurri. Stiamo parlando di Abner Vinicius, terzino sinistro classe 2000 dell'Athletico Paranaense: un giocatore che non è ancora un prodotto fatto e finito, ma potrebbe rappresentare un'eccellente pepita grezza su cui investire per il futuro. Abner ha grande corsa e l'Inter lo inserirà, a seconda del report positivo o meno di Baccin, tra i papabili per la corsia sinistra in caso di separazione con Perisic. Il valore del 21enne, autore di una grande Copa Sudamericana (il Furaçao l'ha vinta), si attesta intorno a 6-7mln. L'Inter riflette sul giocatore, nato come Zago a Presidente Prudente, località dello stato di San Paolo dal nome iconico.
URUGUAY: OCCHI IN CASA-PEÑAROL, MA NON SOLO - La terza e ultima meta sarà l'Uruguay, con l'Inter e Baccin che si concentreranno su tre profili. Due portano al Peñarol, che ha riconquistato una dimensione internazionale grazie alle prestazioni dei suoi giovani in Copa Sudamericana, torneo dove i manya si sono fermati alla semifinale persa contro l'Athletico-PR. Il primo profilo è quello del Canario Agustín Álvarez Martinez, roccioso centravanti che per struttura fisica ricorda molto Maurito Icardi: bravo di testa e letale sottoporta, l'Álvarez uruguayo ha già debuttato con la nove della Celeste e ha segnato dieci reti in Sudamericana, oltre ai numerosi gol nel torneo locale. L'Inter lo monitora nella rosa dei papabili nove “di fisico” per il futuro, una posizione che potrebbe servire a fine stagione, ma soprattutto servirà nel post-Dzeko, e lo osserverà dal vivo insieme all'altra stella del Peñarol: stiamo parlando di Facundo Torres, fantasista che dà il meglio di sè sulla trequarti o sulla sinistra di un 4-2-3-1.
In questo momento, quella tipologia di giocatore è una chimera per l'Inter del 3-5-2, che ha bisogno di giocatori diversi, ma Torres è sul taccuino degli osservatori nerazzurri da un anno e mezzo. E, siccome non c'è due senza tre, Baccin visionerà anche il terzo ed ultimo chiacchierato talento dell'Uruguay del futuro: Matias Arezo, centravanti del River Plate Montevideo che è stato vicino allo sbarco in Europa nella sessione estiva con la maglia dell'Atletico Madrid. Il classe 2002, come Agustín Álvarez, ha mezzi fisici importanti (1.80m, 78kg) e il gol facile: sono 11 reti in 15 partite dell'Apertura uruguagio, con una tripletta e due doppiette. Tre profili che tutte le big monitorano a distanza, in quanto talenti del futuro della Celeste e giocatori dall'enorme potenziale, e l'Inter si aggiunge alla lista.