Nell'arco di una stagione ci sono dei momenti che valgono più di altri e che si rendono decisivi verso il raggiungimento dell'obiettivo.

Quest'anno in casa Inter il turning point decisivo per la vittoria dello scudetto dopo 11 lunghissimi anni porta la firma di Romelu Lukaku. In una settimana, infatti, l'attaccante belga ha inanellato due prestazioni mostruose che hanno, dapprima, permesso all'Inter di riconquistare la vetta della classifica e, in secundis, di allungare sul Milan, all'epoca primo inseguitore dei nerazzurri.

La settimana del Lukaku - gate è quella che va dal 14 al 21 febbraio. L'Inter ha un cioccolatino da scartare dopo la vittoria, tanto inaspettata quanto meritata, dello Spezia contro il Milan, grazie al goal di un tifoso interista come Giulio Maggiore. L'avversario, però, è una Lazio da non sottovalutare. Il 9 nerazzurro trascina i compagni e con una doppietta nel primo tempo fissa il punteggio sul 2-0. Nella ripresa i capitolini accorciano le distanze con una punizione (deviata) di Milinkovic Savic. L'inerzia della partita è tutta nelle mani della Lazio non ci sta. Passano tre minuti dal goal del serbo e l'attaccante nerazzurro parte in progressione portandosi appresso il malcapitato Parolo, prima di scaricare per Lautaro Martinez un pallone solo da spingere in rete. E' il goal del 3-1 finale e l'Inter, dopo 21 settimane di inseguimento, si trova finalmente in vetta alla classifica.

7 giorni dopo c'è già la resa dei conti contro il Milan. I rossoneri per tornare al comando, i nerazzurri per allungare e dare una mazzata psicologica ai cugini. Ma è anche la sfida personale tra Ibrahimovic e Lukaku che qualche settimana prima erano stati protagonisti di una rissa alquanto violenta nella quale erano volate parole davvero grosse. 5 minuti sul cronometro e al posto di Parolo c'è Romagnoli. Kjaer prova a salvare cambiando l'esito finale ma, sul secondo tentativo di Lukaku, Lautaro Martinez bissa la rete della settima precedente e porta avanti l'Inter. Non è finita qui. Nella ripresa il belga riceve palla a centrocampo, semina Kessie e punta, di nuovo, Romagnoli. Cavalcata impressionante e sinistro chirurgico sul primo pallo con Donnarumma impotente. E' 3-0 Inter. Lo strapotere fisico di Lukaku è sotto gli occhi di tutti e non c'è Ibrahimovic che tenga. Il belga si è preso le luci della ribalta e lo fa capire, anche a parole, al rivale. Il Milan non può nulla e i nerazzurri mettono 4 punti di distacco sulla seconda, e da li in avanti non si gireranno mai indietro.

Lukaku e Lautaro Martinez che esultano dopo la rete del 3-0 del belga nel derby di Milano.

Quella settimana è stata la più decisiva verso la conquista del 19^ scudetto della storia dell'Inter e non poteva che portare la firma di un vero leader tanto tecnico quanto carismatico come Lukaku. Attaccante straordinario che ha portato con sé la propria forza fisica ma anche la propria capacità di dimostrarsi un trascinatore vero e un punto di riferimento per tutti i compagni.


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