Fiorentina - Inter, le pagelle: domina Handanovic
L'Inter di Simone Inzaghi sbanca Firenze con una vittoria tanto bella quanto importante e sofferta, maturata nel secondo tempo.
Veniamo ai protagonisti nerazzurri:
Handanovic: 7,5
Dopo tante critiche il capitano nerazzurro risponde alla grande. Un primo tempo dove gli attacchi della Viola arrivano da ogni lato. Lui, però, ci mette lo zampino, in questo caso la manona, e ferma con grande abilità Gonzalez e Vlahovic, la parata sul serbo - in particolare - è strepitosa.
Skriniar: 6
Soffre più del previsto insieme a tutta la retroguardia difensiva. La mossa di Italiano di schierare Gonzalez dal suo lato porta i frutti per tutto il primo tempo. Il difensore slovacco rimedia, infatti, un giallo sull'argentino e se lo perde (anche se con un fallo abbastanza evidente dello stesso attaccante viola) nell'occasione del goal della Fiorentina.
De Vrij: 6,5
Anche per lui i primi 45 minuti sono di totale apnea. A differenza, però, dei suoi due compagni di reparto lui ha il compito più difficile: tenere un tale Dusan Vlahovic. L'attaccante serbo, se non per una girata nel primo tempo, non si vede quasi mai dalle parti di Handanovic.
Bastoni: 6
Vedasi alle voci precedenti. Primo tempo decisamente sottotono e ripresa ampiamente sufficiente. Ne nasce un 6 di stima per il centrale classe 1999.
Perisic: 6,5
Partita di sacrificio per l'esterno croato. Nel primo tempo è costretto a rimanere basso per tenere Sottil, non sempre con ottimi risultati. Nella seconda frazione di gioco, invece, sale di ritmo e cambia insieme all'Inter. Tanti rientri difensivi importanti per aiutare la retroguardia difensiva e, alla fine, la ciliegina del goal che chiude la partita, secondo consecutivo qui al Franchi.
Brozovic: 7
Anche lui in balia di Torreira e del pressing asfissiante dei viola. Cresce nella ripresa, complice anche l'inevitabile calo della Fiorentina. Guida con la solita classe e maestria i tempi di tutto il gioco nerazzurro. Alza il baricentro e fa giocare bene. E' un giocatore da top club e anche oggi lo ha dimostrato.
Calhanoglu: 6,5
Nella prima frazione di gioco è uno dei più attivi (non che ci voglia molto) tra i nerazzurri. Suo l'unico tiro in porta nel primo tempo su calcio piazzato e anche una girata in caduta che termina alta. Nella ripresa ha il merito di battere un corner perfetto - secondo assist stagionale per il turco ex Milan - esattamente sulla testa di Edin Dzeko, puntuale per mettere in porta la rete del 2-1.
Barella: 6,5
Giusto per non essere ripetitivi, cresce decisamente nella ripresa e ha il merito di inserirsi e servire Darmian nell'occasione del pareggio. Per lui è il quarto assist nelle prime cinque partite stagionali, condite anche da un goal. Esce stremato.
Darmian: 6,5
Forse il peggiore del primo tempo, non tiene mai Nico Gonzalez e manda in continua difficoltà Skriniar. Nella ripresa sta per essere sostituito ma, come il più classico dei segni del destino, segna proprio in quella che sarebbe dovuta essere l'ultima palla giocata. L'uomo della provvidenza.
Lautaro Martinez: 5.5
E' l'unico dell'Inter a non crescere nella ripresa. Gioca un'intera partita senza avere l'occasione per pungere. Ha qualche spunto interessante ma alla fine sono tutti vani. Gara decisamente sotto tono per “El toro”.
Dzeko: 6,5
Primo tempo impalpabile con Inzaghi che valuta la sostituzione. Nel suo caso, come per Darmian, ci pensa il destino a regalagli la gioia più grande. Cross calibrato al bacio da Calhanoglu e incornata perfetta del cigno di Sarajevo. 3^ goal in 3 giorni per lui e 4^ della sua avventura con i colori nerazzurri.
Vecino: 6
Mette ordine e fisicità quando serve. Aiuta tutto il centrocampo nerazzurro a rifiatare in un momento in cui la benzina era davvero finita, specie per Barella.
Dumfries: 6,5
Sorpresa dell'ultimo minuto visto che per molti sarebbe dovuto partire titolare. Ha il merito di portare il suo strapotere fisico nella ripresa, sostituendo un Darmian negativo, eccezion fatta per il goal. Il terzino olandese continua a dimostrare di avere mezzi fisici importanti per dire la sua in Italia.
Dimarco: sv
Sanchez: 6,5
Entra benissimo in campo dimostrando di avere una qualità che in pochi possiedono (peccato che il fisico che raramente lo assiste). Pecca, come spesso gli capita, di freddezza ma i tocchi di prima sono geniali e bellissimi. Può davvero essere l'arma in più di questa Inter.