Dal sogno all'incubo, dalle stimmate da erede di Brehme a panchinaro di lusso costato 25mln circa. L'avventura interista di Robin Gosens sta assumendo i contorni del trasferimento da dimenticare, visto che il tedesco ha visto il campo in pochissime occasioni dal momento del suo arrivo all'Inter. Gosens era stato acquistato come erede di Perisic, anticipando l'operazione a gennaio per consentirgli di riprendersi al meglio ed ambientarsi in nerazzurro. Il feeling con Inzaghi, però, non è mai scattato. 

L'anno scorso c'era un super-Perisic a sbarrargli la strada verso la titolarità, ma anche quest'anno l'ex Atalanta non ha praticamente visto il campo. Vuoi per quell'infortunio durante la preparazione, vuoi per un rendimento lontano anni luce da quello di Bergamo, vuoi per l'esplosione di Federico Dimarco sulla sinistra. Sono così limitate a tre le sue presenze da titolare con l'Inter nel 2022/23: Lecce in campionato, Bayern e Viktoria Plzen in Champions League. In queste tre sfide il tedesco ha convinto solo nell'ultima, sfiorando il gol, per poi uscire nuovamente dai radar venendo scavalcato da Dimarco e… Darmian adattato a sinistra. 

162' l'anno scorso e 131' quest'anno in Serie A rappresentano un minutaggio esiguo per Gosens, che rischia di perdere il Mondiale e si sente un “sopportato” in casa-Inter. Ecco perchè un addio nella sessione invernale non va escluso: un trasferimento consentirebbe a Marotta/Ausilio di “salvare il salvabile” e provare a guadagnare 15/20mln da un giocatore che non ha reso, e al giocatore di voltare pagina. Il Bayer Leverkusen potrebbe tornare alla carica, ma ci sono stati altri sondaggi dall'Inghilterra e dalla Bundesliga, con due club interessati. L'Inter aspetta e nel mentre si guarda attorno, con tre profili sul taccuino.

INTER, I NOMI PER LA SINISTRA

Il primo nome per la corsia sinistra è senza dubbio il più intrigante, per rendimento e situazione contrattuale. Parliamo di Ramy Bensebaini, a scadenza col Gladbach e tutt'altro che intenzionato a rinnovare. L'algerino, che disputerà il Mondiale, vuole cambiare aria dopo tanti anni coi Fohlen e viene monitorato a distanza da Ausilio da parecchio tempo. Il suo profilo è quello che si avvicina maggiormente alle caratteristiche di Perisic: un autentico regista dalla fascia, che garantisce gol e assist ma deve crescere in difesa. Quest'anno, in un Gladbach dimesso, ha segnato quattro reti in Bundes: due solo ieri nel derby contro il Colonia, su rigore e con un inserimento da attaccante. L'Inter lo osserva come parametro zero estivo e ha riallacciato i contatti con l'entourage, ma c'è una nutrita concorrenza (c'è anche la Juve, ndr): se i nerazzurri otterranno il suo sì, potrebbero muoversi già a gennaio offrendo 7-8mln, dopo un'eventuale cessione di Gosens.

Degli altri due nomi, invece, vi abbiamo già parlato. Pasquale Mazzocchi è la pista italiana: la sua esplosione sulla corsia sinistra della Salernitana ha catturato gli occhi dei nerazzurri, ma difficilmente si muoverà a gennaio. Potrebbe essere un nome estivo, invece, per sostituire Darmian con un esterno affamato e capace di giocare su entrambe le fasce: ricordiamo che l'Inter ha da giocarsi Pirola come possibile contropartita, e potrebbe offrire alla Salernitana anche Franco Carboni. Infine, Alfonso Pedraza (Villarreal): l'esterno spagnolo fornisce spinta e qualità e potrebbe lasciare il Villarreal per 15mln circa. Da questi tre nomi uscirà, verosimilmente, il dopo-Gosens. 

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