L'Inter con ogni probabilità concluderà la stagione senza la vittoria del tricolore, ma ciononostante l'annata dei nerazzurri ha visto la bacheca riempirsi grazie a due trofei: la Supercoppa italiana e la Coppa Italia.

I due trofei, peraltro vinti entrambi in finale contro gli acerrimi rivali della Juventus, permettono di giudicare la stagione dell'Inter in una chiave che non può non essere positiva, anche qualora - come probabile - mancasse la ciliegina sulla torta. La Beneamata, infatti, ha portato a casa ben tre coppe negli ultimi dodici mesi interrompendo un digiuno che durava da giugno 2011 quando l'Inter di Leonardo batteva il Palermo in finale di Coppa Italia. Allora fu l'ultimo trofeo dopo una serie di stagioni pazzesche in cui la bacheca nerazzurra continuava a riempirsi senza sosta, fino ad aggiungere la coppa più bella, quella dalle grandi orecchie conquistate nella meravigliosa notte del 22 maggio 2010 in quel di Madrid. Da allora l'Inter e i suoi tifosi hanno dovuto sopportare annate difficili dove le luci della ribalta e le prime posizioni della classifica erano assai lontane.

Adesso la rotta è cambiata: l'Inter sta tornando dove merita di stare e i giocatori iniziando a riempire i rispettivi palmares con i successi maturati negli ultimi mesi.

Queste vittorie, però, non sono casuali. Vincere aiuta a vincere. Per quanto il proverbio in questione sia abbastanza semplice nasconde una grandissima verità. La mentalità nel calcio fa la differenza e la mentalità la si può costruire solo vincendo. Un leader diventa tale quando inizia a vincere e scopre la formula magica per ripetere quanto fatto. Guardiamo Perisic: prima di andare una stagione al Bayern Monaco sembrava un peso, un giocatore tanto forte quanto incostante e sul quale certo non costruire un futuro vincente. In dodici mesi in Baviera, in uno dei club con la mentalità vincente per eccellenza, Ivan ha fatto indigestione di trofei, vincendo anche la Champions League. Da lì la sua seconda vita in nerazzurro è stata totalmente differente a tal punto da rendere Perisic uno dei leader sia in campo che fuori di un'Inter tornata a primeggiare e vivere trofei contro gli avversari di sempre. 

Del domani non v'è certezza e il futuro è sicuramente imprevedibile ma ciò che è certo è che l'Inter ha riscoperto come si vince e non ha alcuna intenzione di fermarsi perché quando inizi a vincere inizi anche a divertirti e soprattutto perché chi vince festeggia mentre chi perde spiega.


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