Dumfries, parla il suo ex allenatore Alex Pastoor: “E' molto bravo, spero non lasci l'Inter” 

Denzel Dumfries ha stupito tutti agli ottavi di finale tra la “sua” Olanda e gli USA, rendendosi di fatto MVP del match. Se domani sera gli Oranje affronteranno l'Argentina di Messi è merito dell'esterno destro nerazzurro. Sarà anche una sfida all'incrocio con il suo compagno di club Lautaro Martinez, che al contrario di Dumfries accusa poca presenza fin qui alla competizione qatariota. Alla vigilia di uno dei quarti di finale più attesi, che ricordano la finale del controverso Mundial del 1978 vinto allora dall'Albiceleste (non senza polemiche a causa del contesto in cui si svolse), calciomercatointer.eu ha intervistato in esclusiva Alex Pastoor, allenatore di Dumfries ai tempi dello Sparta Rotterdam

Alex, che tipo di giocatore era Denzel ai tempi?

Era lo stesso tipo di giocatore di oggi ma ad un livello diverso e con un tipo diverso di esperienza. Aveva firmato con il club 1 gennaio 2015 ma venne l'estate successiva. Non era terzino, ma difensore centrale. Noi però ne avevamo già due ne ruolo, così durante gli allenamenti dissi ai miei assistenti di cambiarlo e di metterlo laterale perché doveva giocare. Dimostrava di essere capace. Fu una scelta ben riuscita e per questo dissi al mio direttore tecnico del club di fargli un contratto più adeguato perché se lo meritava. Il mio superiore però mi ribatté: “Non ha neanche 20 anni e vuoi fargli già un contratto da giocatore di prima squadra?". Io risposi: “Certo, perché presto sarà in prima squadra e se non cogliamo questa occasione, il suo procuratore ce lo porterà via”. E così si convinse".

E poi che successe?

Dopo avergli adeguato il contratto, lo schierammo definitivamente terzino destro. Migliorò partita dopo partita e divenne titolare inamovibile”. 

Alcuni in Italia, soprattutto tra gli interisti, sono dell'idea che corre tanto ma non abbia piedi buoni. Tu cosa ne pensi a riguardo?

Sotto un aspetto tecnico occorre precisare che le cosiddette tecniche difficili puoi migliorarle entro i 14 anni, dopo se non riesci in una prestazione è tutto tempo sprecato.  Inoltre, quando ti avvii a fare una giocata particolare, devi capire dove sei sul campo (oltre ad aver appreso le tattiche del gruppo). Devi dividere il tuo tempo e capire dove e come puoi migliorare". 

Con te come si comportava?

Guarda, lui è un ragazzo molto aperto, disposto a ricevere consigli e ad ascoltare molto. Inoltre, dimostra grande determinazione: tutto ciò in cui vuole migliorare, alla fine ci riesce”. 

Questa sua propensione ad attaccare sembra che lo rende più un'ala che un terzino, non trovi?

Denzel è un giocatore dotato di grandi doti fisiche, e sembra che in un sistema in cui le fasce contano molto lui può ricopre diversi ruoli: difensore laterale, centrocampo e anche attacco (sempre da un lato). Penso inoltre che quando il team è in fase di possesso, lui non sia troppo sbilanciato in avanti. Può rallentare, chiamare davanti e costruire l'azione. Lui dà il meglio di sé quando vede qualcuno che taglia e si lancia nell'area per crossare. proprio come ha fatto contro gli USA agli ottavi. Anzi, se l'azione parte da sinistra lui è un aiuto in più perché di fatto è un attaccante aggiunto”. 

Domani sera ci sarà una partita importante, forse una delle più attese. Nel Paese c'è attesa?

Come no (ride, ndr). Noi olandesi prima di essere emotivi siamo molto razionali. Qua l'opinione più diffusa è che non giochiamo tanto bene e quindi essere ai quarti è più un colpo di fortuna che un merito. Io personalmente la penso in maniera diversa, perché la nostra squadra può essere la bestia nera per gli avversari ed ha tutte le qualità per arrivare in finale e anche vincerla. L'atmosfera nel gruppo è perfetta. Abbiamo uno dei più bravi allenatori al mondo. Domani sera sarà una partita da non perdere e possiamo battere l'Argentina”.

Pensi che la partita si potrà decidere ancora una volta sulle fasce come gli ottavi e che Dumfries possa risultare decisivo?

A prescindere dai ruoli, sarà un incontro molto interessante sotto molti aspetti. In questi giorni il nostro spirito si è innalzato al pari di quello dell'Argentina. E come gruppo siamo alla pari. Loro però hanno un dettaglio da non trascurare: Leo Messi. I difensori dovranno essere bravi a non perderselo, anche se ha già i suoi anni”. 

Se dovesse arrivare un'offerta importante per l'Inter, pensi che il club lo lascia partire o dovrebbe tenerselo? 

Penso che l'Inter si sia fatta la stessa domanda quando dovette dire addio ad Hakimi. Ci sarebbe comunque un altro successore. In ogni caso, so che Denzel è una persona matura e prenderà una decisione che ritiene più giusta”. 


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