ESCLUSIVA - Nicolini: "Demiral all'Inter non come riserva"
In questi giorni è spuntata l'ipotesi di Demiral all'Inter. Carlo Nicolini, preparatore atletico che lo conosce bene, ha detto in esclusiva ai nostri microfoni: "Se va all'Inter non va come riserva".
Demiral, le parole del preparatore Nicolini: “Se va all'Inter, dovrà giocare. il ruolo di riserva non fa per lui”
La difesa dell'Inter ruota attorno a diversi nomi. Oltre a quello di Milenkovic, nelle ultime ore è circolato il nome di Merih Demiral. L'ex Juve e Atalanta lo conosce bene Carlo Nicolini. L'attuale vice ds dello Shakhtar Donetsk lo vide per la prima volta da assistente di Lucescu quando questi era c.t. della Turchia. Di lui ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni.
Carlo, dopo il colpo fallito Bremer, l’Inter pensa a Demiral: è un profilo giusto a prescindere dal futuro di Skriniar?
“Non conosco le strategie dell’Inter. Sicuramente Demiral è un giocatore molto forte. Stava completando un processo di maturazione con De Zerbi al Sassuolo. Ha fatto tre anni abbastanza bene. E’ dunque conscio della sua forza e può far bene a prescindere da dove vada. Metto però un piccolo appunto: conoscendo il suo carattere, deve giocare da titolare. Non credo che l’Inter con lui cerchi una riserva, ma un titolare fisso. Non si sente inferiore agli altri. Il fatto di far parte di una rosa ma non come protagonista potrebbe influenzare in maniera negativa il suo rendimento”.
Non quindi come vice-De Vrij?
“Queste gerarchie le penseranno la società e l’allenatore. In ogni caso, il ragazzo andrebbe bene in caso di sostituzione di Skriniar o comunque come titolare sempre fisso. Non farebbe per lui il ruolo da Ranocchia, ossia una riserva da mettere all’occorrenza. E’ forte, sa anche impostare, corre tanto e può giocare in vari lati della difesa anche se sta sempre a destra. Inoltre è uno che sa calciare bene le punizioni”.
Lei come ha conosciuto Demiral?
“Quando io ho lavorato nel biennio della nazionale turca come assistente di Lucescu, lui era lontano dal suo Paese. Si trovava allo Sporting Lisbona e dovevamo rifare una Nazionale. Credemmo che fosse idoneo e lo portammo in prima squadra. Ci diede subito buone impressioni, anche se lui poi andava con l’Under 21. Lui, come una buona parte di giocatori che ci sono adesso, sono tra le scelte nostre di quell'epoca. Già allora aveva doti di un calciatore maturo: serietà, competenza tecnica, professionalità. Ripensandoci oggi dico: ci abbiamo visto giusto. A Sassuolo si stava completando, forse è andato troppo presto alla Juventus ed anche all'Atalanta non ha maturato come la vedo io”.
Se l’Inter prendesse Demiral, sarebbe dunque la giusta “vendetta” sulla Juve che gli ha soffiato Bremer?
“Vendetta non credo. ma se Demiral dovesse andare all’Inter e facesse bene, forse la Juve dovrebbe fare qualche riflessione su alcune scelte prese qualche anno fa”.
Vale davvero €40 milioni come si legge?
“L’Atalanta ha sempre venduto bene, forse un po’ più del normale. Del resto Demiral è un ragazzo di 24 anni, giovane, che ha già una buona tecnica e una quasi completa maturazione. Di gente forte come lui a quest’età ce ne sono veramente pochi in giro”.
Come vede la difesa dell’Inter in paragone a quella della Juventus dopo il colpo Bremer?
“Penso che sia la più forte dell’anno scorso e anche di quest’anno. Sicuramente Bremer è una calciatore molto forte per il quale la Juventus stessa si è spesa molto. Vediamo se i soldi investiti dalla Juventus per Bremer valgono davvero. Solo un campionato nel quale si è comunque messo in luce non basta per giudicarlo”.
E senza Skriniar ma con Demiral?
“Sappiamo tutti quanto è stato importante Skriniar per l’Inter. Se i milanesi dovessero cederlo, sai cosa lasci e non sai cosa trovi. Se Demiral arrivasse davvero al posto di Skriniar (magari assieme a Milenkovic), per me è ancora più forte. Bisogna vedere poi come staff tecnico ed allenatori li sistemeranno. Non è facile ambientarsi in una nuova squadra, soprattutto se è una piazza difficile come l'Inter”.