Lazio-Inter 3-1, biancocelesti poco eleganti e nerazzurri ingenui
Primo k.o per i nerazzurri in campionato. La Lazio di Sarri la spunta all'Olimpico, battendo l'Inter per 3-1.
Senza dilungarci in troppi dettagli, partita che per un'ora di gioco è stata gestita e controllata perfettamente dagli uomini d'Inzaghi, passati in vantaggio al 12' grazie alla rete di Perisic siglata dagli undici metri.
Al 64' però Bastoni, peccando di superficialità e attenzione, regala un rigore ai biancocelesti a seguito di un tocco di mano in area non voluto ma comunque irregolare che successivamente Immobile non fallisce. A quel punto la gara torna in equilibrio.
Equilibrio che però si vede spezzarsi al 81', quando Dimarco rimane a terra a seguito di uno scontro con un giocatore avversario, ma i biancocelesti proseguono l'azione circumnavigandolo e andando a rete. Gli uomini d'Inzaghi non la prendono bene e perdono la testa. L'arbitro, Irrati, dopo un paio di minuti di parapiglia riesce a far tornare la calma, apparente. Infatti l'Inter da quell'episodio non riesce a riprendersi mentalmente e sul finale subisce addirittura la rete del 3-1.
Insomma, sostanzialmente i nerazzurri perdono la gara di stasera a causa di un gesto antisportivo da parte degli uomini di Sarri ma anche per via della loro ingenuità: se il pallone non è esce o l'arbitro non fischia, il gioco va avanti. Poche storie.
Rimane dunque tanto dispiacere perché, alla luce dei fatti, è stata buttata via una gara in totale controllo. Meno per quanto riguarda la delusione, perché principalmente la sconfitta è derivata da un gesto poco elegante dei padroni di casa.