Grande inizio quello degli azzurri in questi Europei: Turchia schiantata per 0-3.

Partita dalle due facce quella di ieri sera. Nel primo tempo gli uomini di Mancini, pur creando varie occasioni e avendo spesso il pallino del gioco in mano, negli ultimi 30 metri hanno peccato di lucidità e non sono  riusciti a rendersi pericolosi.

Nella ripresa, però, gli azzurri hanno alzato ritmo e non hanno più fatto sconti - anzi, a quello ci ha pensato Demiral. La conseguenza è stata che i turchi sono spariti - tanto che, a momenti, la macchinina telecomandata ha avuto più possesso palla di loro - e che nel giro di mezz'ora (dal 50' al 80') gli azzurri hanno messo a segno tre reti alla miglior difesa della fase di qualificazione.

Grande protagonista di quel secondo tempo spettacolare della nostra Nazionale è stato Nicolò Barella. Non appena il centrocampista nerazzurro ha alzato il ritmo - cioè, si è sdoppiato -, la squadra è cresciuta anch'essa di intensità, e tutto - quasi come se Nicolò fosse magico - è diventato più semplice.

Come con l'Inter, Barella ha dimostrato di essere l'uomo che accende il centrocampo e gli dà vivacità: ruba e conquista palloni, imposta e fa ripartire, fa cavalcate e strappi lunghi due volte il campo, crea e si inserisce negli spazi, tutto alla velocità della luce e per tutta la durata della partita - meglio delle pile duracel - . Come con l'Inter, Nicolò ha dimostrato di essere - senza sminuire nessuno - il trascinatore di questa Nazionale.

"Non c'è nessun top player in questa squadra, dove pensiamo di andare?". Barella - da bravo ragazzo qual è - ha dato la risposta completa: con la prestazione di ieri sera, ha dimostrato di essere il top player che prenderà in mano la situazione nei momenti più difficili e porterà la nazionale - galoppando come solo lui sa fare - fino in fondo.


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