Inzaghi perde pezzi in difesa, ma è escluso lo stiramento per Darmian, si ferma anche Ranocchia.
Gli accertamenti di oggi hanno evidenziato per entrambi un risentimento muscolare.
L'unica nota stonata della trasferta di Venezia è stata senza dubbio la dipartita di Matteo Darmian, che a un certo punto della gara ha chiesto il cambio a causa di un dolore forte accusato alla coscia sinistra.
La notizia aveva preoccupato notevolmente l'ambiente Nerazzurro, il terzino infatti, è diventato un vero e proprio cardine della squadra e con la sua versatilità rappresenta una garanzia per Inzaghi.
In queste ore si temeva uno stiramento, il che avrebbe costretto l'ex United a salutare prematuramente il 2021 e tornare in campo direttamente nel 2022, ma per fortuna, gli esami strumentali alla clinica Humanitas di Rozzano di oggi, hanno evidenziato “solo” un risentimento muscolare al retto anteriore della coscia sinistra, il giocatore verrà monitorato nei prossimi giorni, salterà sicuramente la partita contro lo Spezia e proverà a rientrare contro la Roma, ma al momento è escluso lo stiramento e questa è un'ottima notizia.
Anche Andrea Ranocchia salterà la partita di mercoledì contro lo Spezia, proprio ora che stava trovando continuità e buone prestazioni, oggi esami strumentali anche per lui, il referto medico è simile a quello di Darmian, risentimento muscolare all'adduttore breve della coscia destra e anche lui proverà a recuperare per la sfida contro la Roma ( stessa situazione per Darmian e De Vrij)
Mercoledì Inzaghi dovrà ridisegnare la sua difesa, a destra toccherà a Dumfries, che dopo un periodo complicato è chiamato a prendersi l'Inter, al centro della difesa non ci sarà ancora De Vrij, e nemmeno il suo sostituto (Ranocchia) ma, vista la prova convincente fornita contro il Venezia, sarà ancora Bastoni a ricoprire qual ruolo, con Dimarco pronto a giocare nuovamente a sinistra nel terzetto centrale. In preallarme anche D'Ambrosio, che già si è fatto trovare pronto in questa stagione. Le alternative non mancano e Inzaghi è abituato a fare di necessità virtù, specie in un momento così intasato del calendario, dove, le rotazioni, sono all'ordine del giorno.