Ciclo di gare infernale superato: adesso tocca all'Inter divertirsi
I mesi di fuoco di Gennaio e Febbraio sono andati: adesso è il turno dell'Inter di divertirsi.
Lazio, Juventus, Atalanta, Empoli, Venezia, Milan, Roma e Napoli. Queste sono state le squadre che ha affrontato l'Inter dall'inizio del girone di ritorno. Che, vista con un'altra chiave di lettura, vuol dire che i nerazzurri si sono fatti in quattro in questi ultimi due mesi.
E per essersi fatti in quattro si intendono 8 punti ottenuti in campionato, mantenendo potenzialmente la prima posizione in classifica considerando la partita da recuperare con il Bologna, quale, dovesse essere vinta, li porterebbe in testa a due lunghezze in più dal Milan; una Supercoppa Italiana conquistata ai danni dei bianconeri; e il passaggio alle semifinali di Coppaitalia a sfavore dei giallorossi.
A concludere questa serie estenuante di sfide manca solo il match, valido per l'andata degli ottavi di Champions League, contro il Liverpool. Ma per quanto ne concerne il campionato, l'Inter d'ora in poi non avrà più match dal timbro pesante. Se non la sfida all'Allianz Stadium contro la Juventus fissata per il 3 Aprile e quella a San Siro contro la Roma. In parole povere, adesso è arrivato il momento dell'Inter di divertirsi.
E per divertirsi ci si riferisce al fatto che, da qui fino alla fine, ai nerazzurri toccherà affrontare le stesse avversarie con le quali nel girone d'andata ha totalizzato ben 38 punti. Dove ha raccolte 12 vittorie e 2 pareggi, rispettivamente contro la Sampdoria e la Juventus. La prima assolutamente rimediabile, la seconda tutta da vedere.
Cosa che non si può dire per le concorrenti strette per la conquista del titolo, che avranno davanti a sé ancora vari scontri diretti: i rossoneri avranno dinanzi il loro cammino la Lazio e l'Atalanta, più l'incontro - non del tutto ma quasi - spartiacque con il Napoli, quale anche lui dovrà giocare contro i biancocelesti e i bergamaschi, con anche la sfida contro la Roma.
Ecco, dal momento che il calcio non è scienza, tutto questo vuol dire poco o nulla. Però si può senz'altro dire che adesso la strada per l'Inter, dopo una faticosa salita ben scalata, si è fatta in una morbida discesa.
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