La necessità dell'Inter di chiudere il mercato con un attivo di 80-100 milioni di euro obbliga i nerazzurri a dover sacrificare almeno uno - si spera - o due big della rosa per poter far quadrare i conti. Il primo indiziato a fare i bagagli, stando a quanto riporta la Gazzetta Dello Sport, è Achraf Hakimi, in rotta verso Parigi. La trattativa è ancora in corso ma è quasi certo il suo addio. Per questo l'Inter è alla ricerca di validi sostituti. I nomi fatti dalla rosea per prendere le sue veci sono quelli di Emerson Royal e Alessandro Florenzi.

 

Dobbiamo partire dal presupposto che, se l'esterno marocchino partirà, qualsiasi esterno che si unirà ai nerazzurri non sarà mai al livello di Hakimi, bisogna farsene una ragione. Fatta questa constatazione, bisogna riflettere solo su una cosa, ovvero se i candidati a prendere il suo posto siano dei buoni giocatori o meno. Lo sono? Non sono mica poi così male. Ecco perché. 

 

Emerson Royal ha dato prova di una stagione sorprendente. Il 22enne brasiliano non ha impressionato tanto dal punto di vista dei numeri (2 gol e 4 assist), ma per le sue straordinarie doti atletiche, la potenza e l’esplosività che gli consentono di volare sulla fascia alla velocità (registrata) di 35 chilometri orari. Non è un caso infatti che viene chiamato "il nuovo Dani Alves". Come non lo è che, oltre all'Inter, sia finito nel mirino dei principali top club d'Europa, come PSG e Bayern Monaco, e che il Barcellona sia intenzionato a riportarlo in Catalogna dopo averlo dato in prestito per 3 stagioni al Real Betis. 

 

Anche Alessandro Florenzi non è stato da meno quest'anno: non avrà nelle corde la velocità e i colpi da campione - intanto, però, nessuno si scorda più quel gol fatto al Barça all'Olimpico da centrocampo - ma non si può negare che questa annata per lui è stata decisamente positiva. Poche volte ha deluso, anzi in Champions League non ha affatto sfigurato al fianco dei suoi compagni di squadra, nonché tutti fuoriclasse. Anche con la Nazionale ha sempre tenuto prestazioni degne di nota. In quei due contesti ha fatto bene, ma all'Inter farebbe altrettanto? Prima di tutto conosce molto bene il campionato italiano e poi, come recita il detto, "non c'è due senza tre".

 

E' chiaro che poi, in caso di approdo di uno dei due all'Inter quest'estate, le sua prestazione dipenderà in gran parte dalla gestione nei suoi confronti del nuovo tecnico nerazzurro Simone Inzaghi e dal tempo che impiegherà ad ambientarsi ma, tenendo appunto in considerazione quanto detto sopra, ci si può aspettare per lo meno l'arrivo di un buon giocatore che correrà lungo la corsia laterale di destra. 

A cura di Manuel Delon.


💬 Commenti