Alla ricerca del main sponsor: tutte le opzioni di Zhang
La nuova stagione si avvicina e l'Inter non ha ancora trovato il nuovo main sponsor che sostituirà sulle maglie da gioco il marchio storico Pirelli. Una situazione paradossale che si spiega con la lontananza del presidente Steve Zhang e la situazione societaria incerta. Prestato orecchio al prestito ponte che chiederà Suning a Bain Capital Credit (circa 270 mln), non resta che sbrigare la questione “spinosa” dello sponsor di maglia.
Concluso il ciclo storico con Pirelli (ben 26 anni!) si cerca di capire se ci siano i margini per una sponsorizzazione monstre, che possa eguagliare -o almeno avvicinarsi- alle cifre che altri club europei ricevono: il Barcellona ha siglato nel 2017 una partnership con Rakuten, il quale ha portato finora nelle casse blaugrana circa 220 mln; la stessa cifra entrerà per i prossimi 4 anni nelle tasche del Manchester United, fresco di matrimonio con TeamViewer (dopo il divorzio con Chevrolet); il Bayern Monaco, invece, circa 40 mln di euro all'anno con Deutsche Telekom, stesso importo del Tottenham con AIA.
Insomma, queste sono cifre davvero importanti e ben lontane dal tesoretto fornito da Pirelli all'Inter: in questa stagione solamente 11.491.000 euro (4,6% del fatturato), uno degli importi più bassi dalla stagione 2008/2009. Il record, in positivo, è stato lo scorso anno con una sponsorizzazione pari a 19.108.000 euro, ovvero il 4,6% del fatturato. Per questo, l'Inter, nel nome di Steven Zhang, sta cercando uno sponsor che possa portare almeno 25-30 mln annui. Quindi l'arrivo del presidente nel capoluogo lombardo sarà fondamentale.
Non si parlerà solamente di ciò che è stato ed è attualmente l'Inter, ma anche di ciò che sarà. Sul tavolino delle trattative il main sponsor. Dalla Cina, nel frattempo, nonostante il governo abbia ancora nel mirino gli investimenti nel calcio oltre i propri confini, trapelano notizie positive per Suning: secondo Bellinazzo, de IlSole24ore, il governo cinese rappresentato da Xi Jinping sarebbe più cauto nei confronti del colosso di Nanchino in caso di scudetto.
La riservatezza cinese ha fatto sì che nulla si sapesse riguardo al main sponsor, né se sia stato già trovato - o sulla strada per la stretta di mano finale - né se siano in atto colloqui con società. Quello che è certo è che due sono i nomi trapelati in questi mesi, uno almeno improbabile. Trattasi di Evergrande. La seconda azienda di sviluppo immobiliare cinese avrebbe, nei mesi scorsi, intrattenuto un colloquio con Zhang padre per una futura partnership che legasse il nome di Xu Jiayin a quella dell'Inter, nonostante la rivalità calcistica fra i due club dei due fondatori, Guanzhou Evergrande e l'allora Jiangsu Suning. Il marchio chiacchierato era quello di Hengchi, controllata dunque di Evergrande, che debutterà nel mercato proprio a metà 2021 con auto di lusso elettriche. Tuttavia, sono capitati degli inconvenienti: Suning, su richiesta del governo, ha prestato 3 miliardi di dollari a Evergrande, senza chiedere indietro quanto devoluto; poi il Jiangsu Suning, alias Jiangsu FC ha cessato di esistere dopo la vittoria del campionato cinese. I rapporti saranno sì buoni, ma di certo manca la stabilità per una sponsorizzazione, soprattutto se il governo cinese ha già salvato dal fallimento, tramite terzi, questo colosso.
L'altro grande nome è quello di Samsung : l'azienda, una delle leader delle apparecchiature elettroniche al mondo, sarebbe intenzionata a tornare sul rettangolo di gioco dopo la parentesi Chelsea. Come ha riportato G-enews , sito finanziario coreano, lo scorso 3 aprile Zhang Jindong e il presidente di Samsung China, Seung-Sik Choi si sono incontrati per stabilire una base per una collaborazione: “le parti rafforzeranno la cooperazione in materia di materie prime , canali, marketing e servizi e stabiliranno l'obiettivo di una crescita annuale del 60% nel 2021 ” si legge dal canale ufficiale Twitter di Suning. Da qui, tuttavia, a credere che si possa allargare il discorso anche all'Inter non è facile dirlo.
Altra pista, meno battuta delle altre, è quella di Hisense. Il 28 settembre 2020, Zhang Jindong ha incontrato Zhou Houjian, patron della società di progettazione, produzione e distribuzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche. “Le due parti hanno convenuto di procedere ad una collaborazione profonda in relazione a prodotti, brand marketing e cooperazione con l'Inter. Questo meeting di alto livello ha avuto l'obiettivo di velocizzare e migliorare la collaborazione tra le due aziende” si legge, tra l'altro, dal profilo Weibo dell'Inter.
La società cinese Hisense aveva già sondato il terreno nel 2017. Infatti, la multinazionale aveva firmato un contratto per la cartellonistica di San Siro nelle ultime 4 giornate di campionato. Il derby di quell'anno fu la prima partita di esordio. Non è da escludere, quindi, che il colosso si sia rifatto sotto per sbarcare nel mercato europeo proprio con una sponsorizzazione all'Inter.
Un'altra opzione, di certo non la più gettonata, potrebbe essere quella legata a Baidu, il principale motore di ricerca in Cina. Suning Logistic, controllata del gruppo Suning, ha iniziato una collaborazione con questa realtà nel 2018 con lo scopo di accelerare l'applicazione commerciale della tecnologia a guida autonoma.
Infatti, l'azienda ha finito per occuparsi anche di sviluppo tecnologico, settore di ampio interesse per la famiglia Zhang. Non a caso, tutti questi probabili sponsor, hanno come comun denominatore la tecnologia. Chissà se, a sorpresa, potrebbe spuntare un nuovo nome o se tra questi ci sia già il vincitore o, ancora, se Zhang virerà su altro, magari con l'aiuto di Alibaba, sempre vigile dietro alle mosse di Suning.
A cura di Tombolini Matteo