Ode a Darmian: quando la classe operaia va in paradiso.

Per capire l'importanza di Matteo Darmian all'interno della stagione nerazzurra bisogna fare un salto nel passato.

E' il 5 ottobre 2020 quando, proprio nell'ultimo giorno di mercato, il laterale diventa ufficialmente un giocatore dell'Inter con la formula del prestito con obbligo di riscatto. E' una precisa richiesta di Conte che già lo aveva avuto in occasione dell'Europeo del 2016, rimanendo stregato dalla duttilità tattica dell'ex primavera del Milan. Darmian è il classico “soldatino” che tanto ama un allenatore iper metodico e attento all'equilibrio tattico come Antonio Conte. I tifosi dell'Inter accolgono l'esterno tra lo scetticismo generale dovuto ad un mercato sotto le aspettative dei tifosi che, nonostante il difficile periodo economico mondiale, si aspettavano qualche colpo importante, oltre ad Hakimi, da parte della dirigenza. 

Darmian inizia la stagione come riserva dell'esterno marocchino e, ironia della sorte, è chiamato a fare il proprio esordio dall'inizio, nella prima sfida stagionale di Champions League dei nerazzurri contro il Borussia Mönchengladbach, a causa della positività dello stesso Hakimi (che poi si rivelerà un caso di “falso positivo” a poche ore dal match). Il laterale azzurro non gioca male e, anzi, interviene in maniera decisiva nell'azione che porta al momentaneo vantaggio di Lukaku. Purtroppo per lui, e per l'Inter, la sfida termina in un deludente pareggio, peraltro agguantato nel finale.

Il Borussia Mönchengladbach è una costante nella vita nerazzurra di Darmian. Al ritorno, infatti, l'ex Parma parte titolare - nuovamente al posto di Hakimi - e, addirittura, firma la rete del vantaggio dell'Inter in quella che sarà l'unica vittoria del girone dei nerazzurri.

L'importanza di Darmian, però, si nota con il proseguo della stagione. Gli uomini di Conte iniziano a macinare risultati mettendosi alle spalle un autunno complicato, anche per le fatiche della stagione 2019/2020 conclusasi ad agosto. Hakimi raggiunge il massimo della condizione e inizia a inserire il suo nome nel tabellino con una certa continuità e questo porta Darmian ad occupare l'altra fascia, quella mancina, fino a che non arriverà il turno di Perisic di entrare in condizione. Conte sa benissimo quanto sia fondamentale l'azzurro e sa che arriverà il momento in cui si rivelerà indispensabile con il proprio duttilissimo tattico. 

Non bastano, infatti, due ruoli coperti. No, Darmian si spinge anche oltre. Nella sfida casalinga contro il Sassuolo del 7 Aprile 2021 Bastoni è squalificato e Conte deve sostituirlo. Operazione non semplice. Si potrebbe provare Kolarov, come ad inizio stagione e come nell'ultima parte dell'avventura romana del giocatore serbo. In alternativa si potrebbe spostare Skriniar a fare il “terzo” di sinistra come nella scorsa stagione, anche se - in quella posizione - il centrale slovacco ha inanellato una serie di prestazioni sottotono per un giocatore del suo livello. Oppure si potrebbe provare Matteo Darmian nel terzo differente ruolo da inizio stagione.

Risultato? Conte si fida, manco a dirlo, del suo “soldatino” e lo schiera dal primo minuto al posto di Bastoni. Darmian non delude le aspettative e gioca una signora partita contribuendo in maniera decisiva a portare a casa l'ennesima vittoria consecutiva dei nerazzurri.

Non è finita qui però. Siamo a domenica scorsa quando l'Inter accoglie tra le mura amiche il Cagliari. Una vittoria è fondamentale per mantenere invariate le distanze sul Milan, vittorioso sul campo del Parma il giorno precedente. I sardi si difendono con ordine e i nerazzurri fanno fatica a sbloccarla. Vicario, sostituto di Cragno, e la traversa si oppongono agli attacchi dell'Inter.

Serve una svolta, serve l'uomo della provvidenza, ed ecco che a poco più di 10 minuti dalla fine Darmian si materializza, questa volta nella posizione di esterno sinistro, a spingere in rete un pallone proveniente dalla destra. L'assist? Proprio di Hakimi, colui per il quale l'ex Manchester United era stato chiamato a fare da riserva.

Darmian, a suon di ottime prestazioni e con i suoi 3 goal stagionali, sta conquistando i tifosi dell'Inter. La sua annata è davvero di altissimo livello e la maglia nerazzurra, che pesa parecchio, l'ex difensore del Torino se la merita in pieno. Aveva ragione Conte, che ora si gode il proprio “soldatino”.