Inter-Oaktree, lo spettro del tasso al 9% e quella somiglianza con l'affare Elliott-Milan
Il prestito ponte di Oaktree alla controllante dell'Inter Great Horizon sarl avrà un tasso d'interesse pari al 9%. La situazione non è allarmante, ma neanche piacevole, bisogna dirlo. In queste operazioni chi fa da garante del prestito cerca da una parte di venire incontro a chi lo richiede, dall'altra, però, sfrutta la situazione per ottimizzare l'affare: se Great Horizon non riuscirà a ripagare il debito con gli interessi, l'Inter passerà in mano al fondo Oaktree per poco più di 275 mln.
Il prestito ponte di 275 mln potrà essere ripagato in 36 mesi e avrà un tasso del 9%. Che significa? Innanzitutto il finanziamento è garantito dalle azioni del club in mano a Suning, quindi in ballo c'è la maggioranza dell'Inter. In secondo luogo, un tasso così oneroso dimostra che c'è poca credibilità sulla solidità della società nel medio-lungo termine, ovvero nei prossimi tre anni.
La soluzione migliore sarebbe stata quella di richiedere un prestito bancario, con tassi inferiori e soprattutto con la possibilità di non perdere il controllo della società. Tuttavia, la situazione societaria e quella della controllante, Suning, dipendono fortemente dall'andamento della pandemia e della situazione in Cina. Per questo, con problemi di liquidità e un debito molto alto, l'Inter non ha potuto affidarsi alle banche.
La speranza di Zhang, come da lui ribadito, è quella di risanare il bilancio attraverso il taglio dei costi e poter rilanciare le entrate, di nuovo, con la fine della pandemia stessa (ricordiamo che l'Inter con i soli introiti provenienti dallo stadio incassa annualmente almeno 50 mln).
La situazione non è tanto diversa da quella che coinvolse Elliott e il Milan. Il prestito del fondo americano a Yonghong Li fu di 303 mln, col tasso all'11% da restituire in 18 mesi (l'Inter in 36). Sappiamo tutti come andò a finire. Inutile ribadire la diversità degli attori in scena, Zhang non è Yonghong, la sua credibilità in Cina è appurata, Oaktree non è Elliott, eppure… Quando un fondo decide di scendere in campo deve avere rassicurazioni importanti sul fatto che i soldi prestati (275 mln + almeno 70 per gli interessi) potranno ritornare nei tempi pattuiti. In caso ciò avvenga, il fondo riavrà indietro i suoi soldi con gli interessi e l'Inter uscirà dall'impasse, al contrario, si ritroverà ad acquisire la maggioranza del club.