Lukaku protagonista della copertina Vouge, i tifosi protagonisti del suo percorso
Spesso in prima pagina dei quotidiani sportivi grazie alle sue enormi prestazioni, Romelu Lukaku si prende la scena anche
della copertina Uomo Vouge. L'attaccante nerazzurro ha posato come modello per la rivista di moda, sfoggiando sia divise nerazzurre che abiti di classe e più casual.
Durante il servizio fotografico, Big Rom ha rilasciato un'intervista, condivisa sui social dai canali ufficiali dell'Inter, in cui racconta l'amore - potente - ricevuto dai tifosi nerazzurri fin dal suo arrivo, spiegandone l'importanza che ha avuto nel suo percorso. Ecco le sue parole:
“L'amore ricevuto in Italia è diverso perché è più appassionato, si sente che viene dal cuore. La gente te lo dimostra, si vede dagli occhi che sono sinceri. La mia stagione è andata benissimo; ogni volta che vedo i tifosi in giro, cerco di corrispondere il loro affetto, di essere gentile con loro e dedicargli tempo. L'esempio più lampante di questa cosa è stato quando, dopo la finale di Europa League, dopo tutto quello che è successo, la risposta emotiva che c'è stata mi ha dimostrato che la gente mi voleva veramente bene perché ho ricevuto più affetto che negatività, nonostante la sconfitta. Lì è scattato qualcosa che mi ha fatto dire che avrei fatto qualsiasi cosa per far vincere la mia squadra, ma anche per aiutare i miei compagni di squadra. Per essere io un bravo compagno di squadra, per farmi trovare pronto dall'allenatore in qualsiasi evenienza. In definitiva, per cercare di vincere. E quando abbiamo vinto, tutto il gruppo di giocatori dell'Inter ha ricevuto un amore più grande perché abbiamo fatto vincere qualcosa ai tifosi dopo tantissimo tempo”.
Insomma, ancora una volta Lukaku si è dimostrato una persona generosa, che sa apprezzare ogni gesto e sa darne il giusto valore. Ci ha ricordato ancora una volta che ha un cuore enorme tanto quanto le sue prestazioni sontuose. Ci ha dato l'ennesima conferma di che persona meravigliosa sia. E bravo Big Rom!
A cura di Manuel Delon