Notte impegnativa per i due nerazzurri impegnati in Copa America. Lautaro Martinez e Arturo Vidal vanno a braccetto giocando nella stessa giornata (succederà per tutto il girone, eccetto il turno di riposo), e nello stesso risultato: 1-0 dell'Argentina all'Uruguay nel clasico sudamericano, 1-0 del Cile alla Bolivia. Le prestazioni del Toro e del Guerriero sono però estremamente differenti: positivo e in crescita Vidal, seppur lontanissimo dai tempi d'oro, semplicemente disastroso Lauti. Le scene viste nella stagione dell'Inter, di fatto, si sono ribaltate, con Vidal a suo agio nel Cile e Lautaro in grande confusione nell'Argentina. Andiamo ad analizzare le loro prestazioni.

CILE-BOLIVIA 1-0: BUON VIDAL NELLA VITTORIA DELLA ROJA - Bastano dieci minuti al Cile per sbloccare il match contro la Bolivia, con la rete che vale la prima vittoria in questa Copa America. Arturo Vidal apre l'azione con un passaggio estremamente intelligente per Edu Vargas, l'attaccante guarda alla sua sinistra e trasmette la sfera a Ben Brereton, che corre indisturbato verso la porta e segna la sua prima rete nella Roja. Inglese di Stoke-on-Trent e militante nel Blackburn, Brereton gioca nel Cile grazie alla madre cilena (Andrea Diaz): per lui un positivo subentro contro l'Argentina e il gol contro la Bolivia, giocando dall'inizio. Brereton si prende la scena, ma Vidal gioca una partita positiva: fa partire l'azione del gol, è puntuale in fase difensiva e fa vedere qualche (breve) sprazzo del giocatore ammirato in passato. La sua condizione sta crescendo, dopo un'annata tribolata e il rientro dal COVID, e il Guerriero fa girare la mediana del Cile: la sua prestazione (buona) dura 69', prima di lasciare il campo al più fresco Alarcon negli attimi dell'arrembaggio boliviano. Arrembaggio inutile, perchè il Cile vince 1-0.

ARGENTINA-URUGUAY 1-0: PESSIMA PROVA DI LAUTARO - Può un attaccare essere il miglior difensore della squadra avversaria? Egidio Calloni, ex centravanti del Milan, viene ricordato come “lo sciagurato Egidio” proprio per le sue scarse prestazioni in rossonero e quegli errori sottoporta che diedero spazio alla fantasia dei telecronisti: "A due metri dalla porta, completamente solo, Calloni sventa la minaccia", Beppe Viola lo apostrofò così. Dopo svariate ottime prestazioni nell'Argentina, Lautaro Martinez ha vissuto un avvio di Copa America “alla Calloni”: confusionario e nervosissimo nel debutto contro il Cile, con due-tre occasioni sprecate nonostante i “cioccolatini” che Messi aveva servito a lui e Nico Gonzalez, e assolutamente impalpabile stanotte. La prestazione di Lautaro Martinez contro l'Uruguay è stata semplicemente disastrosa: mai in partita, avulso dal gioco, non ricordiamo suoi reali tocchi al pallone. Di fatto, un buon 70% delle manovre offensive dell'Argentina è evaporato di fronte all'assenza di Lautaro o ai confronti (miseramente persi) con Godin e Gimenez

Una notte da dimenticare per il Toro, che ha vissuto una serata da Wile E. Coyote: presenza fisica, ma anche un clamoroso fallimento. Scaloni l'ha sostituito per disperazione al 52', inserendo Joaquin Correa e accentrando Messi: visto che siamo di fronte alla seconda gara-no di Lautaro Martinez, la sua titolarità nell'Albiceleste potrebbe essere messa seriamente a rischio, con Aguero che scalpita per saggiare l'intesa con l'amico Messi in vista dell'avventura al Barça. Per la cronaca, l'Argentina ha vinto 1-0: gol di Guido Rodriguez, mediano del Betis, su cross illuminante di Messi. E strepitosa partita difensiva di Cristian Romero, che ha coperto tutti gli errori di Otamendi, contenendo in grande stile Suarez e Cavani (che protesta per un rigore non concesso), ma anche di Nahuel Molina (Udinese) sulla fascia destra. Mentre Lautaro si leccherà le ferite: si aspettava una Copa America da grande protagonista, magari per riaccendere l'interesse delle big, e invece sin qui è stato quasi dannoso per l'Albiceleste (i tifosi su Twitter ne invocano la panchina), e un lontanissimo parente dell'attaccante che aveva incantato nell'Inter al fianco di Lukaku…


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