Torna la Hall of Fame: la storia
La scelta ricade su 143 candidati: nove portieri, 47 difensori, 56 centrocampisti e 31 attaccanti.
Bordon e Sarti, Burgnich e Córdoba, Figo e Beccalossi, Adriano e Bobo Vieri. Sono solo alcuni dei nomi di ex calciatori che si possono votare sul sito ufficiale dell’Inter per la quinta edizione della Hall of Fame, il premio riconosciuto ogni anno ai campioni che hanno fatto la storia della Beneamata.
Hall of Fame Inter: una storia iniziata nel 2018
In occasione del 110° anniversario della fondazione dell’Inter venne deciso di istituire la Hall of Fame nerazzurra. Concetto americano nato per celebrare grandi personaggi, la prima Hall of Fame della storia fu infatti quella “for Great Americans”, istituita nel 1900 e che comprende, tra gli altri, George Washington, Edgar Allan Poe e Abraham Lincoln. A questa prima “stanza” dedicata ai grandi se ne sono susseguite moltissime, soprattutto nello sport come la Basketball Hall of Fame, nata nel 1959, o la ancora più antica National Baseball Hall of Fame, prossima ai 90 anni (nacque nel 1936).
Negli anni 10 del 2000, questa usanza si è estesa anche in Italia: la FIGC, la Fiorentina e la Roma hanno tutte iniziato nel biennio 2011-2012 e sei anni più tardi ha, appunto, seguito l’esempio anche l’Inter.
Uno per ruolo: gli interisti premiati
Nelle quattro edizioni precedenti sono stati premiati sedici grandi ex nerazzurri, uno per ogni ruolo del campo:
- 2018 - Walter Zenga, Javier Zanetti, Lothar Matthäus, Ronaldo;
- 2019 - Francesco Toldo, Giacinto Facchetti, Dejan Stankovic, Giuseppe Meazza;
- 2020 - Julio Cesar, Giuseppe Bergomi, Esteban Cambiasso, Diego Milito;
- 2021 - Gianluca Pagliuca, Marco Materazzi, Wesley Sneijder, Samuel Eto’o.
A questi, si aggiungono i premi speciali, assegnati una volta all’anno: nel 2018 è andato alla famiglia Moratti per il suo impegno che ha dato all’Inter due presidenti vincenti come Angelo (in carica dal 1955 al 1968) e Massimo (1995-2004 e poi 2006-2013), mentre nel 2019 è stata la volta di Astutillo Malgioglio, ex portiere che ha dedicato la sua vita al sostegno di ragazzi con disabilità. I due anni successivi hanno invece visto insigniti un altro ex presidente, Ernesto Pellegrini e lo storico avvocato Prisco.
Hall of Fame 2022: via al voto
Anche quest’anno quindi, per il quinto anno consecutivo, gli interisti sono chiamati a scegliere i quattro ex che verranno inseriti nella Hall of Fame di quest’anno, basta collegarsi al sito ufficiale dell’Inter. Si può votare ogni tre giorni. La scelta ricade su 143 candidati: nove portieri, 47 difensori, 56 centrocampisti e 31 attaccanti. Per essere selezionabili bisogna aver giocato almeno 60 presenze con la maglia dell’Inter, aver vinto almeno un titolo ed essersi ritirati da almeno tre anni. C’è un’eccezione per i vincitori del Triplete, ai quali basta semplicemente essersi ritirati dall’attività agonistica.
Gli esclusi eccellenti
Ovviamente, il regolamento è restrittivo: non possono essere inseriti nella lista giocatori ancora in attività, ma nemmeno ex che non abbiano vinto. E qui alcuni esclusi eccellenti vengono in mente. Il primo a saltare all’occhio è quel Rodrigo Palacio che in più di un’occasione, nei suoi cinque anni all’Inter ha tenuto a galla la barca che stava affondando. Approdato in nerazzurro due anni dopo il Triplete, ha vissuto le stagioni senza Champions League, con sesti e noni posti come risultati peggiori. Sempre combattivo, El Trenza ha segnato 60 gol in 169 presenze: su tutte è da ricordare quella nel derby di Milano, di tacco all’85° che regalò la vittoria all’Inter il 22 dicembre 2013.
Un altro escluso eccellente è sicuramente Roberto Baggio: il Divin Codino ha vestito la maglia dell’Inter per due stagioni, anche in quel caso poco gioiose per i colori nerazzurri. In tensione con Lippi, lascia per andare al Brescia non prima di segnare la doppietta che qualifica l’Inter alla Champions nello spareggio contro il Parma. Per lui 59 presenze e 17 gol.
Ma la lista si allunga con Clarence Seedorf (93 presenze e 13 gol), Fulvio Collovati (168 presenze e 7 gol), Laurent Blanc (86 presenze e 6 gol), Gigi Di Biagio (163 gol e 18 gol) o la leggenda del calcio tedesco, Karl-Heinz Rummenigge (107 presenze e 42 gol).
Federico Sanzovo